Real Madrid, è vera crisi: senza gol da quasi sette ore

Altra sconfitta dopo il ko di Champions per la squadra di Lopetegui: 1-0 sul campo dell’Alaves. I giornali spagnoli insorgono: «Di male in peggio»
Real Madrid, è vera crisi: senza gol da quasi sette ore© Getty Images

MADRID (Spagna) - Una "Crisis Real', 'Real ruina', 'De mal en peor'. I giornali spagnoli giocano con le parole, ma la sostanza non cambia. I 'Blancos' guidati da Julen Lopetegui, sorprendentemente sconfitti ieri sera dall'Alaves, dopo il ko di martedì in Champions a Mosca (doppio 1-0), sono davvero in difficoltà, con l'aggravante di una crisi del gol senza precedenti, a digiuno da ben 6 ore e 49 minuti di gioco (90' contro Alavés, Cska, Atletico Madrid e Siviglia, più i 49' contro l'Espanyol Barcellona). Una 'siccità' che nel passato, ricorda oggi 'As' è costata cara a due ex tecnici madridisti, come Boskov e l'ex stella Amancio, esonerati in quattro e quattr'otto. "Siamo ancora in tempo per tutto, anche in questa brutta situazione, siamo comunque a soli tre punti dalla capolista", ha detto ieri sera Lopetegui, subito dopo il ko contro l'Alaves che non batteva il Real in Liga da 87 anni e che è volato in vetta alla classifica, assieme ai blancos e al Barcellona (in campo stasera a Valencia), cercando di tirare su il morale dei 'suoi'. Forse inutilmente, visto che c'è chi ricorda come il Real 'galactico' di Zinedine Zidane e Cristiano Ronaldo vanti l'incredibile record di 73 partite consecutive con gol, mentre Lopetegui si deve accontentare di appena 14 punti nelle prime otto partite di campionato.

Dei 45 tecnici che hanno guidato i 'blancos' nella storia, solo 10 avevano numeri peggiori dell'ex ct della Spagna a questo punto della stagione. "Adesso dobbiamo solo pensare a recuperare i giocatori. Dobbiamo essere fiduciosi perché abbiamo ancora tutta una stagione davanti e siamo solo al mese di ottobre", ha aggiunto Lopetegui, che pare comunque possa contare ancora sull'appoggio dello spogliatoio. "Ognuno avrà un'opinione diversa. Ci sono volte in cui il cambiamento di panchina è stato migliore e altre volte no, non si può mai sapere. Sarebbe una follia cambiare allenatore. È decisamente troppo presto per parlarne e, nel caso, non è una decisione che spetta a noi giocatori. Chi ci dà per morti, comunque, sbaglia - ha detto il capitano Sergio Ramos, uno dei 'senatori' della squadra, parlando del momento difficile -. Bisogna tenere i piedi per terra, essere più calmi e cercare di cambiare questa striscia negativa. Mancano risultati, perché ho visto ottime fasi di gioco in cui il Real ha costruito occasioni e dominato il campo, come è accaduto a Mosca. La squadra ha anima, spirito, voglia e ambizione di continuare a vincere, è il nostro Dna".

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