Egitto, attacco a Leo: «Messi è pazzo». Colpa delle Piramidi

Hanno fatto scalpore le dichiarazioni arrivate dall'ex ministro egiziano delle Antichità, Zahi Hawass: «Gli parlavo del monumento e, mentre io parlavo, lui...»
Egitto, attacco a Leo: «Messi è pazzo». Colpa delle Piramidi

TORINO - "Messi è un pazzo": parole pesanti quelle contro il fuoriclasse del Barcellona, che non arrivano però né dalla tante rivalità calcistiche di Spagna, ma dall'Egitto. E non riguardano assolutamente il mondo dello sport, ma arrivano invece da un uomo politico e di cultura: l'ex ministro delle Antichità Egiziane, Zahi Hawass, che ha guidato il campione argentino tra le bellezze locali durante una visita al Cairo per promuovere l’iniziativa di una causa farmaceutica. Un tour fugace, in cui a Leo non è stato comunque perdonata la scarsa attenzione nei confronti della storia egizia, come ha raccontato El Mundo.

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PIRAMIDI - "Mi dispiace dirlo, ma è un pazzo perché quando parlavo con lui il suo volto era come una pietra", è l'accusa rivolta a Messi dall'ex ministro. Colpa della poca partecipazione: "Non ha mostrato un minimo di interesse per quello che gli stavo dicendo. L’ho accompagnato tra le Piramidi per mezz’ora. Gli ho spiegato il monumento e io ritengo che sia importante raccontare le Piramidi, hanno milioni di ammiratori in tutto il mondo ed è per il bene dell’Egitto e del Turismo. Non ho visto nella sua faccia alcun interesse per quello che stavo dicendo. Nemmeno quando gli ho spiegato il regno di Tutankhamon, non ho visto alcuna reazione sul suo volto. Era molto gentile, ma forse ha come unico interesse il calcio”, ha detto un po' arrabbiato il signor Hawass.

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