Iniesta: «Non uccidete Dembélé. Messi? Il migliore della storia»

La leggenda del Barça è tornata a casa per un giorno: «Leo ha tutto e ogni anno diventa sempre più forte»
Centrocampo: Andres Iniesta - Presenze insieme a Messi: 489© Getty Images

TORINO - Visita a sorpresa di Andrés Iniesta alla 'Ciutat Esportiva Joan Gamper' di Barcellona che è stata la sua casa per 22 anni. Il fuoriclasse spagnolo, che gioca oggi tra le fila dei giapponesi del Vissel Kobe, ha voluto salutare i suoi ex compagni, emozionati come si vede nel video postato dal club sui social, accompagnando il suo ritorno via Twitter con un nostalgico e romantico: "Tornare è sempre speciale". Intervenuto poi ad un evento pubblicitario Don Andrés ha parlato un po' di tutto, dal caso Dembélé ("È un giocatore molto valido per il Barça, deve correggere alcuni errori ma non uccidetelo"), al Pallone d'Oro appena assegnato: "Messi al quinto posto non è un insulto, ma resta il miglior giocatore della storia, è un giocatore che ha tutto: testa, dribbling, destro, sinistro, non ho visto mai nessuno fare quello che fa lui e ogni anno migliora. Arrivare una volta quinto non è un insulto e comunque sarebbe brutto dire che è ingiusto che abbia vinto Modric, perché ha avuto una grande stagione". Dopo la pressione vissuta in Spagna e in Europa il futuro di Iniesta adesso si chiama Giappone, un Paese - dice l'ex numero 8 blaugrana - "che ha sorpreso in tutto, il modo di essere, quello che trasmette e, soprattutto, la pace, le persone sono calme e non si stressano".

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