Real Madrid, l’highlander Benzema firma solo gol da leggenda

Ha 35 anni, eppure il presidente Pérez ha pronto il rinnovo a 7,8 milioni. E Karim ora mette nel mirino i quarti di Champions contro il Chelsea
Real Madrid, l’highlander Benzema firma solo gol da leggenda© EPA

Un “recital” degno del Pallone d’Oro conquistato l’autunno scorso a Parigi e che scintilla nella sua residenza madrilena. Karim “The Dream” Benzema, 35 anni, ha sfoderato l’ennesima prestazione-monstre: la sua spettacolare tripletta (in mezz’ora esatta) al Camp Nou con cui ha annientato e eliminato dalla Coppa del Re i rivali eterni del Barcellona esalta il Real Madrid campione euromondiale in vista dell’andata dei quarti di Champions League contro il Chelsea in programma fra cinque giorni al Santiago Bernabéu. E a livello personale gli vale la conferma per un’altra stagione alla corte del mecenate Florentino Pérez. Sarà il suo 14° anno consecutivo con la gloriosa “camiseta blanca”. L’attuale contratto (a 9 milioni stagionali) scadrà fra meno di tre mesi, ma il presidente “galáctico” gli ha già apparecchiato il rinnovo su un tavolo sontuosamente imbandito con 7,8 milioni di euro il che non è niente male (lieve riduzione) considerando che fra otto mesi l’attaccante franco-algerino compirà 36 anni. La trattativa è virtualmente chiusa, manca solo l’annuncio ufficiale. Insomma, c’è ancora spazio e tempo nel calcio d’élite europeo, quello al top planetario, prima di andare eventualmente a svernare in Arabia Saudita come il suo ex compagno Cristiano Ronaldo o, più verosimilmente, chiudere la carriera nelle file dell’amato Olympique Lione, club da cui il Real Madrid lo prelevò nel lontano 2009 pagandolo 35 milioni.

Benzema, due triplette a distanza di tre giorni

Karim - in arabo significa Generoso, uno degli attributi di Allah - ha ripagato il suo altrettanto munifico datore di lavoro conquistando in maglia bianca qualcosa come 5 Champions League, 5 Mondiali per Club, 4 Supercoppe Uefa, 4 Liga spagnole, 4 Supercoppa di Spagna e 2 Coppe del Re (oltre a 4 campionati francesi, una Coppa di Francia e 2 Supercoppe francesi con il Lione). La scorsa stagione s’è anche laureato capocannoniere della Liga con 27 gol e “top scorer” della Champions League a quota 15 reti (in 12 incontri). Un’annata stratosferica e indimenticabile con 44 marcature in altrettante partite complessivamente disputate (il suo record precedente, vecchio di 13 anni, era di 32 gol totali su 52 incontri). Quella del Camp Nou è la sua seconda tripletta consecutiva a distanza di tre giorni: domenica aveva “bucato” la porta del malcapitato Valladolid al 29’, 32’ e 36’ del primo tempo (dunque in appena 7 minuti) nel 6-0 della “fiesta merengue” al Bernabéu.

Benzema e l'infortunio che gli ha impedito di partecipare al Mondiale

Dopo un finale di 2022 condizionato dall’infortunio (strappo muscolare alla coscia sinistra) che lo ha privato della partecipazione all’ultimo Mondiale, con l’avvento del nuovo anno KB9 è tornato a esprimersi su livelli stratosferici. E in tanti in Francia ancor oggi recriminano per la sua assenza in Qatar, convinti che con lui al centro dell’attacco i Bleus di Didier Deschamps avrebbero rialzato al cielo la Coppa del Mondo a quattro anni di distanza dal trionfo a Mosca. Del resto i numeri di Benzema sono pazzeschi: 74 gol in 122 partite di Champions League con il Real per uno che di fatto è un centravanti di movimento più che di sfondamento. Un giocatore che percorre chilometri svariando in tutte le posizioni del fronte off ensivo e che sa sacrificarsi anche in un duro lavoro di sostegno al centrocampo. Ma che proprio nelle ultime stagioni ha clamorosamente ritrovato quell’ossessionante ritmo-gol, quella vena da “killer” dell’area di rigore che aveva palesato sin da giovane nel Lione (vinse anche il titolo di capocannoniere della Ligue 1 con 20 reti nel 2008).

Benzema, secondo per numero di gol con il Real: davanti solo CR7

Karim “The Dream” (ma anche “The King” perché il simbolo del Real, “noblesse oblige”, è sormontato da una corona...) è salito a quota 348 gol complessivi nella storia della “Casa Blanca”. Davanti a lui, inarrivabile, solo CR7 con 451 reti (in 438 partite, peraltro). Ben più staccate altre leggende “madridistas” come Raúl González Blanco (323) e il mitico Alfredo Di Stéfano (308) rispettivamente al 3° e 4° posto assoluto nella graduatoria dei “máximos artilleros” del club.

«I veterani sono fondamentali nello spogliatoio e in campo», va ripetendo Ancelotti che ai lati di Benzema schiera i “millennials” brasiliani Vinícius Junior e Rodrygo in un “mix” esplosivo di esperienza e gioventù. «Karim è uno dei migliori attaccanti del calcio francese - l’analisi dell’ex ct transalpino Domenech -. È come un camaleonte. Dal Lione è arrivato a Madrid in stato grezzo, ma il Real lo ha plasmato nel corso del tempo. Parliamo di un fenomeno che resterà per sempre fra i “top” del Real, esattamente come Platini alla Juventus o Cantona al Manchester United tanto per citare altri due grandi di Francia». Gli ha fatto eco l’ex numero 10 bianco Mesut Özil, campione mondiale 2014 con la Germania, che ha postato sulle sue reti social il seguente messaggio d’incoronazione per l’amico Karim: «Il mio ragazzo Benzi! Il miglior numero 9 della nostra generazione».

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