ROMA - Gli ultimi 365 giorni di Simone Zaza, scanditi in tre grandi fasi che sono Juventus-Napoli, Euro 2016 e Valencia, sono la dimostrazione vivente di come veloci possano cambiare le situazioni nella vita di una persona, e ancor di più nella più breve carriera di un calciatore. Dal 13 febbraio 2016 ad oggi, esattamente un anno dopo, l'ex attaccante di Sassuolo e Juve è infatti entrato in una spirale di crisi involutiva da cui pare non poter uscire. Vediamo cosa succedeva l'anno scorso, di questi tempi.
Il 13 febbraio 2016, al minuto 88' di Juventus-Napoli, Simone Zaza scaglia un sinistro fortissimo, e leggermente deviato, che batte Pepe Reina: è l'1-0 definitivo.
Con la rete in extremis di Zaza, la Juventus di Allegri supera il Napoli in classifica (57 punti contro 56) e raggiunge quella vetta che non lascerà più: sarà il 5° scudetto consecutivo.
Zaza arriva in forze ad Euro 2016, e riesce a ritagliarsi spezzoni da protagonista, anche se solo una volta da titolare e comunque non trovando mai il gol nel torneo.
Poi, il 2 luglio, al 120' dei quarti di finale contro la Germania, l'Italia arriva ai rigori e il ct Antonio Conte lo fa entrare al solo scopo di fargliene tirare uno: l'esecuzione la ricordiamo tutti, la rincorsa e il tiro alle stelle sono diventati tra i meme più virali del 2016.
Smaltita la delusione dell'eliminazione agli Europei, Zaza parte per la sua nuova avventura inglese. La relazione col West Ham non va però come dovrebbe: 0 gol in Premier League. Simone viene subito messo da parte rispetto alle gerarchie della squadra.
Per dimenticare il West Ham serve una nuova squadra. Dopo tanto tribolare, arriva il Valencia, intanto occupato dal cambio di panchina dopo le dimissioni di Prandelli. L'esordio in Liga arriva il 21 gennaio. Ad oggi, Zaza ha giocato 4 partite, di cui solo una da titolare. Non ha ancora mai segnato e, ciò che è peggio, il Valencia in queste quattro gare è riuscito ad andare in gol solo 3 volte, ottenendo appena una vittoria.
Con la rete in extremis di Zaza, la Juventus di Allegri supera il Napoli in classifica (57 punti contro 56) e raggiunge quella vetta che non lascerà più: sarà il 5° scudetto consecutivo.