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PARIGI (FRANCIA) - C'è pessimismo a Parigi sull'esito del procedimento aperto dalla Uefa nei confronti del Paris Saint-Germain sul rispetto del fair-play finanziario, con la sentenza attesa per inizio giugno. Secondo "L'Equipe", all'interno del club ci sarebbe ormai quasi rassegnati all'arrivo di una dura sanzione, probabilmente simile a quella già imposta nel 2014: in quell'occasione la Uefa obbligò il Psg a non superare il deficit di 60 milioni di euro nel saldo fra cessioni e acquisti. Un limite che nei tre anni successivi il club ha superato ampiamente (92,2 milioni nel 2015, 78,7 nel 2016 e 144 nel 2017) e che rischia di complicare seriamente il prossimo mercato estivo.
Tra l'altro non è stato ancora messo a bilancio l'acquisto di Kylian Mbappé: il giovane attaccante francese è stato preso l'estate scorsa dal Monaco in prestito con obbligo di riscatto da esercitare nel 2018 per 180 milioni di euro. Una situazione che potrebbe mettere alle corde il Psg, obbligandolo a cedere uno fra lo stesso Mbappé o Neymar: l'alternativa sarebbe privarsi di molti altri giocatori per far quadrare i conti ma al momento non sembra un'ipotesi praticabile. (in collaborazione con Italpress)