Balotelli attacca i tabloid: «Inventano stupidaggini»

L'attaccante del Liverpool: «La gente non vuole leggere che Mario è a casa con sua figlia. Preferiscono leggere che Mario ha distrutto l'auto. Così i giornalisti mentono e scrivono storie stupide perché la gente le legga»
LONDRA - Mario Balotelli contro la stampa britannica, accusata di inventare stupide storie per vendere i giornali. Domenica l'attaccante italiano non è sceso in campo nella sconfitta del Liverpool sul campo del Crystal Palace. Un'assenza che non è passata inosservata perché avvenuta lo stesso giorno in cui più di un domenicale ha reso conto di una presunta crescente insofferenza dello spogliatoio dei Reds proprio nei confronti di Balotelli. Ma evidentemente proprio a questo scoop l'ex Milan si riferiva quando ha attaccato i media britannici, che dal suo ritorno in Inghilterra gli riservano un trattamento di riguardo. "Lo so che posso piacere o non piacere, ma poi la gente legge quello che i giornali scrivono su di me - le parole di Balotelli nell'intervista all'emittente tv BeIN Sports -. I giornali sono fatti per essere venduti e devono scrivere storie divertenti o stupide. La gente non vuole leggere che Mario è a casa con sua figlia. Preferiscono leggere che Mario ha distrutto l'auto. Così i giornalisti mentono e scrivono storie stupide perché la gente le legga". Eppure, nonostante le difficoltà che sta incontrando, i soli due gol in 14 partite, Balotelli non sembra essersi pentito della scelta di firmare per il club di Anfield. "So perfettamente che segnare è molto importante per un attaccante - le parole di Mario -. Ricordo quando ero giovane, giocavo 20' e segnavo un gol e i tifosi mi amavano. Oggi gioco, non segno, eppure i tifosi mi amano ancora: i supporters del Liverpool sono davvero grandi. Sono grato del loro sostegno. Quando tornerò a segnare il merito almeno per l'80% sarà loro perché hanno sempre creduto in me".

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