McClean si gira all'inno: inglesi furiosi!

Il centrocampista irlandese del West Bromwich spesso prende in campo posizioni polemiche a livello politico
McClean si gira all'inno: inglesi furiosi!

TORINO - Neanche le minacce di morte ricevute nel novembre 2012 hanno spaventato James McClean, roccioso centrocampista mancino del West Bromwich Albion, nordirlandese di Derry, nazionale naturalizzato irlandese. Dopo aver ottenuto di poter giocare con la maglia della Nazionale della Repubblica d'Irlanda e non più quella dell'Irlanda del Nord, tre anni fa aveva rifiutato di mettersi il papavero rosso sulla maglietta del Sunderland, nel celebre Remembrance day, in ricordo degli inglesi che hanno perso la vita per difendere il Commonwealth: «Sarebbe stata una mancanza di rispetto verso la mia terra e la mia gente», rispose da fiero cittadino dell'Irlanda del Nord.
E ieri l'ha combinata ancora grossa, prima di un'innocua amichevole estiva negli Stati Uniti, dove il suo West Bromwich ha giocato e vinto (anche con un suo gol) contro il Richmond Kickers: ha voltato le spalle alla bandiera inglese durante l'inno nazionale, quel 'God save the Queen' che evidentemente non sente suo e da cui ha deciso di dissociarsi pubblicamente.   
L'opinione pubblica inglese è scatenata contro McClean e i tabloid gli dedicano aperture furiose. Il suo allenatore Tony Pulis si era raccomandato prima dell'inizio della stagione, dopo averne caldeggiato l'acquisto dal Wigan. E nei suoi due anni passati proprio al Wigan, McClean era stato costretto a scrivere una lettera pubblica al suo presidente, proprio sul tema del papavero rosso, senza però indietreggiare di un centimentro: «Sono molto orgoglioso delle mie origini e non riesco proprio a fare qualcosa che credo sia sbagliato. Nella vita, se sei un uomo si deve lottare per ciò in cui si crede».
Sui social i tifosi inglesi lo massacrano, intimandogli di rinunciare allora ai soldi dell'ingaggio di squadre inglesi di Premier League e di tornarsene in Irlanda del Nord, nulla rispetto alle foto di proiettili postategli qualche anno fa. I fischi spesso gli arrivano anche dai suoi stessi tifosi e la sua nuova stagione in Premier inizia nel peggiore dei modi per lui. O forse nel migliore, direbbe James McClean da Derry, irlandese nel midollo.

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