© REUTERSLONDRA - Questa mattina il Daily Star porta avanti la teoria che, dietro la conferma di Mourinho al Chelsea, non ci sarebbe un motivo sportivo ma uno puramente economico. Di convenienza insomma. Lo Special One ha un contratto da 10 milioni di euro per altri tre anni e mezzo (compresa la stagione in corso), il rinnovo di quest'estate lo ha praticamente blindato ai Blues e, subito dopo la sconfitta con il Southampton,Mourinho ha escluso un suo addio rilanciando un chiaro: "Mi devono cacciare". Abramovich però non lo manderà via. Un'eventualità del genere, infatti, costringerebbe il magnate russo a sborsare 37,5 milioni di sterline di penali. All'incirca 50 milioni di euro.
Wednesday's Daily Star back page: £37m to chop Jose #tomorrowspaperstoday #bbcpapers pic.twitter.com/2L705BApvr
— Nick Sutton (@suttonnick) October 6, 2015
È un periodo nero per il Chelsea. Nonostante questo, Mourinho ha ancora dalla sua parte lo spogliatoio. Lo ha detto John Terry, bandiera dei Blues, cancellando qualsiasi dubbio: "Se c'è una persona al mondo che può tirarci fuori da questa situazione, quella è José". C'è da dire però che nell'autobiografia di Makelele, uscita nel 2009, il centrocampista scrisse che fu proprio Terry a volere il licenziamento di Mourinho nel 2007: "Rui Faria (assistente del tecnico ndr) mi disse che molti giocatori si erano stufati di lui, in particolare Terry". Quest'ultimo negò la dichiarazione ma i dubbi sulla gestione dello spogliatoio sono stati alimentati ultimamente anche da Capello: "Mourinho brucia i giocatori nell'arco di un anno e mezzo o due". Molte chiacchiere ma alla fine sarà il campo a decidere, alla ripresa della Premier League il Chelsea affronterà in casa l'Aston Villa (il 17 ottobre in diretta a partire dalle 16), la rinascita potrebbe partire proprio da qui.
Everything about this is perfect. Listen up Chelsea fans, this is #passion at its finest. pic.twitter.com/cz6d3muKlv
— Liam (@OffsideLiam) October 5, 2015