Premier League Chelsea, Hiddink: «Mourinho? Non so cosa ha vinto ma lo rispetto»

Il nuovo manager dei Blues indica la strada: «Se sono qui, a metà stagione, significa che le cose non sono andate come avrebbero dovuto quindi i giocatori devono guardarsi allo specchio»
Chelsea, Hiddink in tribuna con Drogba e Abramovich

LONDRA (INGHILERRA) - "I giocatori devono guardarsi allo specchio perché io non dovrei essere qui". Queste le prime parole di Guus Hiddink, alla sua conferenza stampa da manager del Chelsea dopo l'addio di José Mourinho. Il tecnico olandese, che ha assistito dalla tribuna all'ultima vittoria del Chelsea contro il Sunderland, non ha però voluto fissare alcun obiettivo da qui al termine della stagione. "Ho spiegato alla squadra perché sono stato chiamato e ho detto loro che voglio che ciascuno si guardi allo specchio, qui o a casa - ha dichiarato il tecnico olandese, già sulla panchina di Stamford Bridge per tre mesi nel 2009 -. Non voglio che pensino troppo al passato, non possono ignorare quello che è successo ma ho chiesto loro di essere professionisti e di guardare avanti".

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OBIETTIVO RIMONTA - Solo quindicesimi, a -20 dal primo posto occupato dal Leicester, i Blues hanno già (virtualmente) abdicato il titolo nazionale prima di Natale. "Io voglio fare le mie valutazioni, in allenamento come nello spogliatoio. Hanno già dimostrato di cosa sono capaci, e non ho visto in loro una mancanza di motivazioni. Ma se sono qui, a metà stagione, significa che le cose non sono andate come avrebbero dovuto. Mourinho? Non so cosa abbia vinto di preciso in carriera, ma ho molto rispetto per lui".

Ultima curiosità, la presenza di Didier Drogba al suo fianco, in occasione della partita contro il Sunderland: "Ho lavorato con Didier qualche anno fa e lui è una leggenda per questo club e in tutto il mondo. Mi piacerebbe lavorare con lui, ma è sotto contratto con il club di Montreal. Vediamo come si potrà risolvere".

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