Leicester, gli stravaganti miliardari thailandesi alla conquista del calcio

Gli Srivaddhanaprabha, la famiglia proprietaria delle Foxes, è tra le più ricche del mondo. Re dei duty free, ha investito anche nel polo, ingaggiando il Messi di questo sport
Leicester, gli stravaganti miliardari thailandesi alla conquista del calcio

LEICESTER (INGHILTERRA) - «Cosa sta facendo il Leicester?».  In Italia la favola delle Foxes è diventata virale: è da qualche settimana, da quando l'intera comunità calcistica ha realmente compreso quanto la Storia sia ad un passo, che nei Bar Sport italiani, alla rituale domanda: «Che fa la Juve il Napoli o la Roma?», si è aggiunta quella sulla squadra di Ranieri: «Ma il Leicester ha vinto?». Tutta l'Italia pallonara ha virtualmente adottato la squadra del tecnico romano; tutti vogliono sentirsi parte di questa favola che fa sognare e dà speranza. Le rivalità nostrane non contano più: non importa che il tuo cuore sia juventino, romanista, napoletano o milanista, perchè la favola di questo manipolo di calciatori, tanto impertinenti quanto sconosciuti, trascende il fazionalismo nostrano, per sconfinare in quella dimensione, tanto impercettibile quanto poetica, che compone la sostanza dei sogni.

LA SFIDA CON GLI SPURS - Ieri la squadra di Ranieri ha rischiato di perdere: il 2-2 ottenuto in extremis contro il West Ham, rappresenta un passo falso. Il Tottenham, secondo a 8 punti di distanza dalle Foxes, giocherà stasera, e con una vittoria si riporterebbe a - 5. Forse gli unici a sperare di strappare il titolo al Leicester sono i tifosi degli Spurs; per il resto del mondo, Pochettino e company rappresentano i possibili usurpatori di una favola, i cattivi per antonomasia, più o meno come il cacciatore che vuol sparare a Bamby.

LA FAVOLA - Comunque vada, l'appuntamento con la storia c'è già stato: il Leicester infatti si è guadagnato con molto anticipo la partecipazione alla prossima Champions League: per un club che, in 132 anni di vita,  solo in un'occasione si è arrampicato fino al secondo posto, e parliamo di quasi 90 anni fa (nel 1929), è davvero tanta roba.Solo per dare un'idea della portata dell'impresa basti pensare che le Foxes ad inizio campionato erano quotate 5000 a 1. Nessuno nella storia dello sport è mai riuscito a ribaltare un pronostico così. Di questa favola abbiamo imparato a conoscere quasi tutti i protagonisti: sappiamo tutto di Ranieri, il generale che sta guidando questo battaglione di sconosciuti verso la gloria. Conosciamo l'incredibile storia del bomber Vardy, e dei talentuosi Mahrez e Kantè. Ma in pochi sanno che ad alimentare questa commovente favola c'è una famiglia di miliardari thailandesi dal nome impronunciabile, che secondo le stime di Forbes, rientra fra i primi 20 possidenti al mondo.

MILIARDARI STRAVAGANTI - Gli Srivaddhanaprabha, hanno prelevato il Leicester nel 2010: ma a differenza degli altri miliardari gettatisi alla conquista della Premier League, loro non si sono fatti notare per campagne acquisti stellari, ma si sono innanzitutto dedicati al ripianamento dei conti. Sono entrati nel calcio inglese in punta di piedi, anche se, pure per loro, questo è servito per costruirsi un nome in occidente. Meno appariscenti e catalizzatori di attenzioni dei vari magnati e sceicchi, l'unico eccesso che si concedono (da noi lo fa Berlusconi, praticamente da sempre) è quello di arrivare in elicottero sul campo di allenamento delle Foxes.

RE DEI DUTY FREE- Sono diventati miliardari con la King Power, la più grande compagnia mondiale ad operare nel settore dei duty-free: il marchio King Power è anche il nome dello stadio del Leicester. Non si tratta dei classici miliardari inavvicinabili: per il compleanno di Vichai Srivaddhanaprabha, la famiglia ha offerto birra e ciambelle a tutti i tifosi.Amici di un famoso monaco buddista, lo accolgono sul campo di allenamento e alle partite, insieme ad una schiera di colleghi, (i monaci sono diventati una sorta di amuleto per Ranieri ed i calciatori). D'altronde nemmeno loro si aspettavano una stagione del genere: anzi per loro il calcio è soltanto il secondo fra gli investimenti fatti in Inghilterra. Hanno speso molto di più per la squadra di Polo, i King Power Foxes. Il Polo li ha portati fino alla famiglia reale, mentra la loro stravaganza li ha spinti a creare una squadra da esibizione con gli elefanti al posto dei cavalli. Il polo è stato il loro primo investimento: lì hanno messo sotto contratto Facundo Pieres, il Messi della specialità, argentino e costoso come quello originale. Sembra che qualsiasi cosa tocchino diventi oro: se la squadra di Ranieri vincerà la Premier, il gruppo Thai festeggerà il terzo trionfo dopo la Gold Cup e la Queen Cup. Proprio come Re Mida.

 

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