© www.imagephotoagency.itROMA - «Meraviglia sulle facce di quel popolo che non ha mai visto né sognato niente di simile». L’impresa sportiva del 2016, quella del Leicester di Ranieri, è già un libro. Enzo Palladini, giornalista di Mediaset, ripercorre sapientemente la cavalcata trionfale della squadra di Vardy e Mahrez, di Kanté e del capitano Morgan. «L’anno delle Volpi» è il titolo dell’instant-book (Edizioni InContropiede, 4,99 euro) che celebra le gesta operaie di un club che, nella scorsa estate, aveva chiesto la salvezza al tecnico italiano. Si parla di tutto, perché c’è tutto. Dalle similitudini con il Verona di Bagnoli alle storie di quelle persone che gravitano attorno all’universo delle Foxes, ma che non ricoprono un ruolo “mediatico”. Sheila Kent, la lavandaia ufficiale che ha vissuto promozioni e retrocessioni, ma che mai si sarebbe sognata di vivere una stagione del genere, o Gary Paine, lo chef che conosce alla perfezione i gusti di tutti i giocatori. Un intero capitolo è dedicato al rapporto tra Ranieri e l’ex rivale Mourinho (dopo il titolo si è congratulato), così lontano e distante. «Ha la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere infatti a settant’anni ha vinto una Supercoppa e un’altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità» le famose parole dello Special One. Poi, il 2 maggio, l’inchino. La rete di Hazard consegna il titolo al Leicester e il portoghese non può che lasciarsi andare a dolci dichiarazioni: «Emozionato per lui, complimenti». Palladini conclude il libro aprendo un dibattito: che ne sarà della squadra? Per provare a resistere a certi livelli occorre investire, è chiaro. Il monte ingaggi del Leicester è tra i più bassi dell’intera Premier, i giocatori sui quali ha fatto affidamento Ranieri sempre gli stessi. Cosa succederà nella prossima stagione?