Premier League, Guardiola: «Un bicchiere di vino con Mourinho? Se offre lui...»

L'atmosfera a Manchester si fa rovente. L'attesissimo derby è alle porte e dopo la frecciatina di Ibrahimovic adesso è il turno dei due allenatori
Premier League, Guardiola: «Un bicchiere di vino con Mourinho? Se offre lui...»

MANCHESTER (INGHILTERRA) - La partita più incandescente dell'anno è arrivata presto in Premier League. Mourinho e Guardiola si sfidano già alla quarta giornata e promettono spettacolo. Un match quasi miliardario per i colpi di mercato messi a segno solo in questa sessione di mercato che ha visto il Manchester United battere il record dell'acquisto più caro della storia del calcio riprendendo Pogba dalla Juventus. Il Manchester City non si è fatto di certo pregare, dividendo le sue spese tra alcuni carissimi giovani. Non è un mistero che lo Special One e Pep si odino, ormai dai tempi della semifinale di Champions League del 2010 tra Barcellona e Inter. La loro difficile relazione è poi proseguita nel dualismo tra i catalani e il Real Madrid e adesso finalmente si ritrovano in Premier, giocando uno dei derby più accesi d'Inghilterra. 

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SPECIAL ONE - «Non mi importa parlare degli altri allenatori. In campo vanno i calciatori. Il Manchester City ha speso molti soldi in voli diretti per riportare prima a casa i suoi giocatori. Il City è una buona squadra con un ottimo allenatore. Noi dobbiamo rispettarlo. L’atmosfera del derby? E’ chiaro che coinvolge tutti. Problemi di formazione? Ho tutti a disposizione, anche se Mkhitaryan non può reggere novanta minuti, ma può darci ugualmente un aiuto. L’assenza di Aguero un punto a nostro favore? Il City ha tante soluzioni alternative: Iheanacho, Mane, un falso numero nove».

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LA VERSIONE DI PEP«José fu il mio assistant coach ai tempi di Robson nel Barcellona. Da colleghi ci sono stati episodi ai tempi Real Madrid e Barcellona, ma tre settimane fa ci siamo incontrati al meeting degli allenatori e abbiamo parlato tranquillamente insieme con Ronald Koeman e Tony Pulis. La rivalità con Mou è soprattutto mediatica. Io lo rispetto, come rispetto tutti i miei colleghi. Non giochiamo io e lui, in campo vanno i giocatori. Un bicchiere di vino dopo la partita? Se Mou me lo offrirà lo berrò volentieri. Il derby di Manchester è un evento fantastico. Permette di scrivere, di romanzare, c’è gente di tutto il mondo. Che cosa significherebbe un successo? Dipende dalla prestazione. Per me è importante. Vogliamo giocare bene».

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