Manchester United, Pogba: «Noi scarsi? Abbiamo vinto tre titoli...»

Il centrocampista francese si racconta al magazine Esquire: «Ferguson? Non capivo una parola di quello che diceva. Andai alla Juve perché volevo giocare»
Manchester United, Pogba: «Noi scarsi? Abbiamo vinto tre titoli...»© EPA

TORINO - «Uccidere un altro essere umano è qualcosa di folle e non ha nulla a che fare con la religione. Questo non è l'Islam e lo sanno tutti, non lo dico solo io». Abituato a entrare in tackle sugli avversari in campo, Paul Pogba lo fa stavolta dalle colonne del magazine 'Esquire' in una lunga intervista in cui parla anche del terribile attentato alla Manchester Arena il 22 maggio scorso che ha causato 22 morti e più di 120 feriti: «È stato un momento terribile» dice il centrocampista francese, ritornato nella città inglese lo scorso anno per vestire la maglia dello United. «Questa città non può arrendersi e non possiamo lasciarli vincere - insiste -. Dobbiamo lottare quando accadono queste cose tristi. È un momento molto difficile, ma non possiamo arrenderci, non possiamo lasciarli vincere e smettere di vivere. Quando è morto mio padre ho capito che la vita va goduta fino in fondo, perché scorre via veloce e in un attimo non ci sei più. Mio papà era un uomo molto forte, anche molto testardo ma era un uomo buono e divertente e sono orgoglioso di essere suo figlio».

GLI INIZI - Dopo gli anni a Torino, Pogba è tornato a Manchester (che aveva lasciato nel 2012) e il francese - il calciatore più caro nella storia - ricorda i suoi inizi con sir Alex Ferguson: «Nei primi tempi è stata dura, io non capivo una parola di quello che dicevano i miei compagni e sir Alex Ferguson, per via del loro accento e dicevo loro, 'parlate piano'» scherza oggi il francese che ricorda di essere voluto andare via «per giocare. Questa era l'unica cosa che volevo. Anche se ero giovane, sapevo che era arrivato il mio momento e non volevo aspettare, anche se mia madre me lo aveva detto che un giorno sarei ritornato», ricorda Pogba a cui non pesa l'etichetta di calciatore più costoso al mondo: «Non ha condizionato le mie prestazioni anche perché me ne sono dimenticato dopo una settimana, magari erano gli altri che ne parlavano».

Gullit: «Pogba non ha impressionato nessuno»

LA STAGIONE - Nell'intervista l'ex centrocampista della Juventus parla anche del ritorno all'Old Trafford e di una stagione fatta di alti (l'Europa League vinta) e bassi (sesto in Premier e fuori dalla Champions League): «Accetto chi dice che non abbiamo giocato bene, dicono che siamo la peggiore squadra del mondo? Ok, ma abbiamo vinto tre trofei e questo è tutto quello che so, e questo è tutto ciò che conta. Puoi essere la migliore squadra del mondo, puoi giocare un grande calcio ma vincere zero trofei, poi chi ti ricorda?». Le ultime battute sul futuro professionale («Mi piacerebbe recitare e diventare il nuovo Denzel Washington») e privato («Spero un giorno di avere dei figli e una moglie, quando sarà il momento giusto troverò la donna giusta»).

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...