© EPATORINO - Dall’amore sviscerato per il calcio spettacolo di Maurizio Sarri alla sviolinata per Antonio Conte, che del tecnico del Napoli sembra l’antitesi. Acrobazie verbali quelle di Pep Guardiola, che dopo aver incassato i complimenti indiretti – e strumentali - dell’allenatore del Chelsea («che sintonia tra Pep e il City», ha affermato per dare una stoccata al suo patron Abramovich con cui il feeling sembra ormai essersi rotto) ha oggi “contraccambiato” dicendo che «ci si renderà conto del contributo dato da Conte al calcio inglese solo quando lascerà la Premier League. Il tutto a poche ore dalla super sfida dell’Etihad Stadium (domenica, ore 17.00) tra la capolista di Manchester e i 'Blues'. «Antonio ha introdotto nel calcio inglese un nuovo modo di attaccare con una difesa a cinque - ha spiegato il manager catalano -, un altro sistema che molte squadre, persino l’Arsenal, hanno dovuto in qualche modo imitae. Tatticamente è un maestro e ha fatto grandi cose sia con l’Italia che con la Juventus».
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FAME DI VITTORIE - Guardiola mostra poi empatia con lo stesso Conte o con un altro allenatore attualmente in difficoltà come Arsene Wenger all’Arsenal: «L’anno scorso ero io sotto pressione per i risultati, ora tocca a qualcun altro ma quello che non capisco è quando un tecnico critica altri tecnici, perché nei momenti difficili ci sentiamo soli. Detto questo io voglio battere Conte, così come l’Arsenal. Voglio battere tutti perché questo è il calcio e se non vinci quello che hai fatto in passato non conta più niente».