Wenger-Arsenal, colleghi increduli. Conte: «Storia fantastica»

Le reazioni degli allenatori alla notizia della separazione tra il francese e i Gunners. Mourinho: «Spero non si ritiri»
7. Arsène Wenger (58% di vittorie)© www.imagephotoagency.it

TORINO - L'addio di Arsene Wenger segna la fine di un'epoca in casa Arsenal. Lo storico manager francese lascerà la panchina dopo 22 anni di trionfi (soprattutto nei primi anni) ma anche delusioni (negli ultimi anni). Se il record di Guy Roux, per 44 anni alla guida dell'Auxerre, resta lontanissimo, in Premier League solo Sir Alex Ferguson (27 anni con il Manchester United) è durato più a lungo. E come il collega scozzese, anche Wenger ha saputo segnare la storia del suo club. 

Ecco le reazioni dei colleghi alla notizia

Guardiola: «Ho grande rispetto per quello che ha fatto. Gli auguro il meglio e spero che resti nel mondo del calcio, che sia all'Arsenal, alla Uefa o alla Fifa perché persone come lui sono necessarie. Sfidarlo è stato un piacere. Non vedremo un altro allenatore per così tanto tempo nello stesso club perché il calcio è cambiato, non c'è tanta pazienza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ferguson: «Sono molto felice per Arsene Wenger. Ho grande rispetto per lui e per il lavoro che ha fatto all'Arsenal. Il fatto che sia stato in grado di dedicare 22 della sua vita a un lavoro che ama è una grande testimonianza di talento, professionalità e determinazione. In un'era in cui gli allenatori durano una o due stagioni, l'essere riuscito a rimanere in un grande club come l'Arsenal per così' tanto tempo la dice lunga su quello che ha ottenuto. Sono felice che abbia annunciato il suo addio a questo punto della stagione perché potremo salutarlo come merita. È, senza dubbio, uno dei più grandi allenatori della Premier League e sono fiero di essere stato un avversario, un collega e un amico di una così grande persona».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mourinho: «Auguro sempre il meglio ai miei avversari. Se è felice della decisione presa, se non vede l'ora di iniziare un nuovo capitolo della sua vita, della sua carriera, sono davvero felice per lui. Se invece è triste, sono triste anch'io. Ha vinto tre Premier, sette FA Cup, senza dimenticare quello che ha fatto in Giappone, in Francia, quello che ha portato nel calcio francese, quello che ha dato all'Arsenal. Spero non si ritiri. Se rimpiango certi battibecchi avuti con lui? Non è questione di rimpiangere. Chi non è da questa parte non può capire. Chi non è allenatore o giocatore non conosce il modo in cui ci si rispetta l'uno con l'altro, anche se alle volte non sembra sia così. I giocatori vengono ammoniti o espulsi per brutti falli che si fanno l'uno con l'altro, per brutte parole che si scambiano in campo e fra allenatori è la stessa cosa. Alla fine quelli che si rispettano reciprocamente di più sono quelli che hanno gli stessi problemi. È potere contro potere, qualità contro qualità, ambizione contro ambizione, ma alla fine siamo gente dello stesso mondo, che si rispetta a vicenda e rispetta le carriere altrui. Quello che è successo è successo, quello che conta per me è il modo in cui rispetto una persona, un professionista, la sua carriera. Dico sempre che qualcuno ha la memoria corta ma la gente di calcio, quella vera, non ha la memoria corta e questo vale anche per me».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Conte: «Penso che meriti un grande tributo per la sua carriera all'Arsenal. Lui e Ferguson sono gli ultimi due allenatori che sono rimasti per così tanto tempo in un club. Wenger ha lavorato per 22 anni all'Arsenal, penso che sia una storia fantastica, sarà difficile in futuro vedere un allenatore rimanere per così tanto tempo nello stesso club. Ha vinto molto, è uno degli allenatori che ha avuto una grande influenza sul nostro mondo, cercando di giocare un bel calcio, un calcio d'attacco, creativo. Merita grande rispetto, non solo da parte dei tifosi dell'Arsenal ma da tutto il mondo del calcio. È uno dei migliori allenatori al mondo». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Klopp: «Wenger è quello che diremmo un influencer nel calcio. Ha avuto una carriera fantastica, una personalità eccezionale, è un grande nel suo settore. Ha sempre fatto crescere le sue squadre, è stato un dominatore a metà degli anni '90, ha vinto tutto e fatto vedere un ottimo calcio. Ho ammirato sempre il suo lavoro. Da quando sono in Inghilterra è un po' diverso perché ci sfidiamo a vicenda, ma in Germania è sempre stato per me un grande modello. Sarà diverso senza di lui. Non sono sicuro che farà un passo indietro o che andrà in un altro club. Da parte mia gli auguro tutto il meglio».

in collaborazione con Italpress

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - L'addio di Arsene Wenger segna la fine di un'epoca in casa Arsenal. Lo storico manager francese lascerà la panchina dopo 22 anni di trionfi (soprattutto nei primi anni) ma anche delusioni (negli ultimi anni). Se il record di Guy Roux, per 44 anni alla guida dell'Auxerre, resta lontanissimo, in Premier League solo Sir Alex Ferguson (27 anni con il Manchester United) è durato più a lungo. E come il collega scozzese, anche Wenger ha saputo segnare la storia del suo club. 

Ecco le reazioni dei colleghi alla notizia

Guardiola: «Ho grande rispetto per quello che ha fatto. Gli auguro il meglio e spero che resti nel mondo del calcio, che sia all'Arsenal, alla Uefa o alla Fifa perché persone come lui sono necessarie. Sfidarlo è stato un piacere. Non vedremo un altro allenatore per così tanto tempo nello stesso club perché il calcio è cambiato, non c'è tanta pazienza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Wenger-Arsenal, colleghi increduli. Conte: «Storia fantastica»
2
Pagina 2
3
Pagina 3
4
Pagina 4
5
Pagina 5