Il Liverpool fa l'occhiolino ad Amorim: l'altro Klopp è il nuovo favorito

La permanenza di Xabi Alonso al Bayer Leverkusen fa spostare lo sguardo dei Reds sul giovane allenatore dello Sporting Lisbona: non poche le similitudini tra il tecnico tedesco e il portoghese
Il Liverpool fa l'occhiolino ad Amorim: l'altro Klopp è il nuovo favorito© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Non sempre per diventare i favoriti è necessario eliminare l’intera concorrenza: in alcuni casi, infatti, è sufficiente aspettare che la stessa si elimini da sola. È successo per esempio a Rúben Amorim, 39enne tecnico dello Sporting Lisbona, che all’improvviso è diventato il candidato numero uno a prendere il posto di Jurgen Klopp sulla panchina del Liverpool. Questo perché Xabi Alonso, che di quella lista era il nome annotato in cima, ha fatto sapere di voler rimanere almeno un altro anno sulla panchina del Bayer Leverkusen, squadra che lo spagnolo sta conducendo alla vittoria della sua prima storica Bundesliga. E così, con Alonso fuori dai giochi, il secondo della lista è diventato automaticamente il primo: cosa che non sorprende affatto, visto il lavoro fatto in questi anni da Amorim in Portogallo, dove si è imposto come uno dei giovani tecnici più preparati e innovativi in circolazione, capace di riportare lo Sporting - che guida dal 2020 - fra le Os Tres Grandes di Portogallo.

Liverpool, occhi su Amorim

È stato lui, infatti, ad aver guidato (nel 2021) i Leões alla vittoria del titolo dopo 19 anni di attesa. Ed è proprio lui che potrebbe ricondurli alla vittoria anche in questa stagione, visto che il club verde e bianco guida la classifica con un punto sopra il Benfica e sette sopra il Porto: se ci riuscisse diventerebbe il primo tecnico a vincere più di un campionato con il club dai tempi dell’inglese Randolph Galloway all’inizio degli Anni 50. Di lui piace soprattutto la capacità di migliorare i calciatori che allena attraverso una sapiente gestione dei rapporti umani e un lavoro tattico individuale degno dei grandi maestri di calcio. Grazie a lui in questi anni è esploso il talento di gente come João Palhinha, Pedro Porro, Matheus Nunes e Manuel Ugarte: gente che ha fatto incassare ai portoghesi una cifra vicina ai 180 milioni di euro. Inoltre, dal punto di vista tattico le similitudini con Klopp non sono poche: in particolare per quel pressing asfissiante a tutto campo su cui il tedesco ha costruito i successi recenti dei Reds. Non deve preoccupare nemmeno l’aspetto legato all’enorme dose di personalità e coraggio che servirà per prendere il posto di un mostro sacro come Klopp: caratteristiche che non fanno difetto ad Amorim, ha avuto modo di dimostrarlo sin dai suoi esordi.

La carriera di Amorim

Come quando nel 2019, a soli 34 anni, fu improvvisamente promosso alla guida della prima squadra del Braga: un’esperienza breve - 13 gare con una sola sconfitta arrivata, ironia del caso, contro i Rangers di Steven Gerrard - terminata con la conquista della Coppa nazionale (ai danni del Porto) e con la prima vittoria in trasferta contro il Benfica dal 1955. Numeri che convinsero lo Sporting a pagare la clausola rescissoria di 10 milioni di euro. Cosa che scandalizzò un po’ tutti. Non lui, che alle domande sulla sua inesperienza rispose: «E se andasse bene?». Alla fine è andata bene, anzi benissimo. E se in questo momento gli stessi dubbi stessero tormentando anche i tifosi del Liverpool - che già avevano iniziato ad assaporare l’idea di riabbracciare l’ex beniamino Xabi Alonso - il modo migliore per placarli sarebbe quello di concentrarsi sulle similitudini fra il lavoro di Amorim a Lisbona e quello di Klopp ai Reds: entrambi, infatti, sono riusciti a riportare all’antico splendore due simboli nazionali un po’ sbiaditi dal tempo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...