Chelsea, Morata: «Conte mi portò anche alla Juventus, gli devo molto»

L'attaccante spagnolo in un'intervista al Daily Mail: «Ero felice al Real Madrid, ma non potevo rimanere per fare panchina: ho bisogno di giocare e crescere»
Chelsea, Morata: «Conte mi portò anche alla Juventus, gli devo molto»© PA

TORINO - «Zidane voleva che restassi e io ero felice a Madrid. Ma non potevo rimanere per fare panchina. Arriva un momento in cui si ha bisogno di giocare, crescere e abbandonare una zona di sicurezza. Sono ambizioso e ho fame di risultati». Così in un' intervista al Daily Mail ripresa dai media spagnoli, Alvaro Morata racconta i motivi per i quali ha lasciato il Real per approdare al Chelsea. «Sì, ho avuto varie offerte quest'estate, non solo da Chelsea e Manchester United ma anche da altri campionati. La conversazione più importante l'ho avuta con Conte - aggiunge l'attaccante spagnolo -, voleva che venissi. In quel momento non sapevo che fossero interessati a me, pensavo che cercassero un tipo di attaccante diverso. Mi sento in debito con Conte - spiega Morata - mi aveva preso per la Juve che poi lasciò per andare ad allenare l'Italia. Ho sempre voluto giocare per lui. Sono stati due mesi intensi ma è stato come se lo conoscessi da sempre. Quando quest'estate ho saputo che mi voleva, non ci ho pensato due volte».

Morata, che tra i suoi obiettivi include la vittoria in campionato («lo scorso anno dissi a mia moglie che il Chelsea avrebbe vinto la Premier, ed è successo. Ora bisogna ripeterci») affronta anche il capitolo nazionale spagnola: «Più gioco e faccio gol più possibilità ho di giocare il Mondiale e essere titolare».

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