Libertadores, aspettando la data deferito il River. E il Boca non vuole giocare

Il ritorno della finale potrebbe essere fissato per l’8 dicembre. Nel frattempo si è dimesso il capo della sicurezza di Buenos Aires
Libertadores, aspettando la data deferito il River. E il Boca non vuole giocare© AFPS

ROMA - Il presidente della Conmebol (la Uefa sudamericana), il paraguaiano Alejandro Dominguez, ha pubblicato una lettera in cui esorta "tutti i protagonisti del calcio sudamericano a fissare come priorità l'identificazione, la comprensione e la lotta alle cause degli atti di violenza che macchiano il nostro sport". Nel documento, pubblicato sull'account Twitter dell'organizzazione, Dominguez sottolinea che in questa sfida "c'è molto di più in gioco che un titolo sportivo". "O tutti i protagonisti del calcio sudamericano si uniscono per mettere fine alla violenza, o la violenza si incaricherà di mettere fine al calcio sudamericano". Nella mattinata di oggi (il pomeriggio italiano) il presidente della Conmebol si riunirà con i presidenti di River e Boca, Rodolfo D'Onofrio e Daniel Angelici, per tracciare un bilancio di quanto accaduto sabato e domenica a Buenos Aires, e fissare la data possibile per lo svolgimento del match. Gli esperti sostengono che il ritorno della finale (l'andata finì 2-2) dovrebbe essere fissato in dicembre, probabilmente per l'8. Ma prima di questa decisione, la commissione disciplinare dell'organismo dovrà dire la sua su una richiesta del club 'xeneize' di ottenere la vittoria a tavolino, per i pregiudizi avuti a causa dell'incidente. Nel frattempo però ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del River Plate: il club dei 'Millonarios' avrà adesso 24 ore di tempo dalla notifica presentare la sua linea di difesa. Del caso ha parlato anche Diego Armando Maradona«Mi piace vincere sul campo, ma se non si rispettano certi standard è giusto ci sia una penalità e la penalità è di dare la vittoria al Boca».

SE NE VA IL CAPO DELLA SICUREZZA - Il ministro della Sicurezza della città di Buenos Aires, Martín Ocampo, ha rassegnato ieri sera le sue dimissioni a seguito degli incidenti avvenuti sabato nei pressi dello stadio Monumental. Il portale sportivo argentino TyC indica che Ocampo, 49 anni, è stato immediatamente sostituito da Diego Santilli, che ricopre l'incarico di vice governatore della città. Sia lui sia la ministro della Sicurezza della nazione, Patricia Bullrich sono stati denunciati in tribunale per il violento attacco ad un autobus che stava portando i calciatori del Boca nello stadio dei 'millonarios' per l'attesa partita. L'uscita di scena di Ocampo è un colpo inatteso anche per la gestione del dispositivo di sicurezza preparato per lo svolgimento a Buenos Aires del vertice dei capi di Stato e di governo del G20 il 30 novembre e l'1 dicembre.

FINALE, 5 OFFERTE - Nel frattempo, dopo la città di Genova, anche Belo Horizonte (Brasile), e Miami (USa) si offrono per ospitare la finale di ritorno. Secondo quanto riferisce il sito del quotidiano argentino 'Olè', mentre in Paraguay (c'è anche l'idea Asuncion) va in scena l'atteso confronto fra i presidenti delle due squadre con la Conmebol, la città di Belo Horizonte è pronto a mettere a disposizione lo stadio 'Mineirazo' ma a patto che River e Boca si occupino della sicurezza. Un'altra città pronta ad ospitare la finale è Mendoza, in Argentina, allo stadio 'Malvinas Argentinas'.

 

 

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