Juve, Marotta al lavoro per piazzare 7 colpi

L’intesa con Conte prevede una rivoluzione che tiene conto pure delle esigenze finanziarie
Juve, Marotta al lavoro per piazzare 7 colpi© Foto Liverani
TORINO - La storia racconta di un grande compromesso raggiunto dalla Juventus con Conte. La fumata bianca tra Agnelli e l’allenatore è arrivata anche attraverso la “stipula dialettica” di un accordo sulla rivoluzione di mercato che dovrà andare in onda nelle prossime settimane, con una coda importante legata al dopo Mondiale.

QUELLA DOZZINA - Tra aprile e l’inizio di maggio Conte aveva chiarito alla società i suoi intendimenti: al di là del valore degli obiettivi (l’allenatore in un primo tempo sperava di poter puntare su giocatori di grandissimo impatto anche economico per il club, come Suarez del Liverpool o Cavani del Psg), Conte aveva chiesto ai vertici della Juventus di programmare una rivoluzione massiccia. Così da pianificare l’ingresso di almeno una dozzina di elementi, a fronte di altrettante uscite. Attorno alle possibilità oggettive del club si è dunque allargato una sorta di braccio di ferro tra i desideri di Conte e il raggio d’azione della Juventus: con Marotta obbligato a far quadrare i conti sia sul prato sia sui tavoli della sede. Si è dipanata una lunga, sottile, utile (e vincente, alla fine) opera di mediazione, da parte dell’ad bianconero. Nell’ottica, per l’appunto, di riuscire ad accontentarlo, Conte.

LE NOVITA' - Adesso stanno venendo a galla nuovi elementi, che possono illuminare meglio la situazione. La Juventus ha deciso che almeno 7 volti nuovi dovranno arrivare a Torino, in questa estate, per vivificare e arricchire la rosa bianconera: in molti suoi elementi sfibrata, tra giocatori ormai giunti alla fine di un ciclo a Torino e altri che, oggettivamente, non rappresentano alternative di valore sul panorama della Champions.

BOCCIATURE - Dai piani alti della Juventus viene poi alla superficie anche un altro dettaglio importante: da Agnelli in giù, era stato comunque già deciso che almeno 7 rinforzi di diverso valore dovevano venir messi in conto, per mantenere competitivo il gruppo, tra energie nuove (energie anche mentali: motivazioni, freschezza psicologica) e accrescimenti della cifra tecnica della rosa. Di qui il compromesso sul mercato raggiunto con Conte. Il tecnico, per esempio, non si era detto granché felice (eufemismo) quanto alla possibilità di avere Evra, quale rinforzo per la fascia difensiva mancina della Juve. I bianconeri lo avevano nel mirino: lo hanno lasciato andare e il francese ieri ha rinnovato con lo United, non a caso. Conte aveva espresso delle remore anche su Nani, già prenotato dalla Juve, dopo la stagione piena di infortuni vissuta dal portoghese. Ma sono solo esempi limite, questi.Leggi l'articolo completo su

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