Mancini: «Drogba sta bene. E’ pronto per la Juve»

L'allenatore italiano: «Sarebbe uno splendido acquisto soprattutto per decollare in Champions»
TORINO - «Ho allenato Didier Drogba in questa stagione e per me è stato soltanto un piacere farlo. E’ un grandissimo campione». Quindi lei, Mancini, dà ragione a Elkann, quando dice che potrebbe sorprendere come fece più volte il camerunese Milla, da anzianotto.«Io posso dirvi che sono stato persino stupito da Drogba». Arriva a dire che sarebbe contento, se la Juventus lo prendesse? Una notizia nella notizia, visto che proprio il suo Galatasaray eliminò i bianconeri nell’ultima Champions. O meglio: il vostro Galatasaray, considerando anche il centravanti ivoriano.«Didier Drogba è una persona straordinaria. Con me si è sempre comportato bene, dal primo all’ultimo minuto. Io sono stato molto contento di averlo avuto in questa avventura in Turchia. Ha rappresentato un punto di forza per la mia squadra». Prima di sfidare la Juventus, lei caricò anche pubblicamente il suo bomber, con una cascata di elogi. «Drobga è un trascinatore, per questo il suo contributo non si è mai limitato soltanto al campo. Non l’avevo mai allenato prima: è stata una bella sorpresa. Se qualcuno pensa che si tratti di un campione con ormai non più tanti stimoli, vista l’età, si sbaglia di grosso». Lei all’epoca sottolineò l’umiltà del giocatore, la sua disponibilità a lavorare e a ragionare anche per il gruppo. Insomma, non il ritratto di un asso individualista, giunto svuotato a fine carriera. «E a distanza di tanti mesi da quelle mie parole non posso che confermare tutto questo. Umile, perbene, motivato. Un grandissimo. Ecco chi è stato Didier Drogba per me».Le sue parole rappresentano un bel viatico per Drogba, sulla strada che può portare a un accordo con il club bianconero.«Se la Juventus dovesse prendere Drogba, farebbe uno splendido colpo, un grandissimo acquisto. Un rinforzo importante, molto utile. Soprattutto nell’ottica di ricominciare a dare l’assalto alla Champions League. Drogba può dare tantissimo pure sotto questo punto di vista. In Italia, ma - ribadisco - soprattutto in Europa».Per la sua esperienza vincente: e basterebbe pensare già solo alla Champions League conquistata con il Chelsea nel 2012. «Drogba è una persona stupenda anche per come si pone. Quando dico che è un trascinatore, un leader, alludo proprio a questi valori in più che lui porta addosso. E non è da tutti. Ecco perché ripeto che Drogba è una persona innanzi tutto perbene. Ha tanti aspetti positivi, che vanno anche al di là del suo valore di attaccante. Per un allenatore è fondamentale avere giocatori così. Leader, collanti per un gruppo». Leggi l'articolo completo su

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