Calciomercato: Juve, senti che proposta: Balotelli può arrivare gratis

Clamorosa proposta di Raiola ai bianconeri: l’agente di Supermario è disposto ad acquistare il bomber rossonero attraverso una finanziaria e girarlo in prestito. Il club bianconero storce il naso
TORINO -Questa è una storia. Mino Raiola è tornato a discutere di Mario Balotelli con la Juve. E fin qui la notizia c’è, ma non rappresenta la vera polpa della vicenda, il sale nel minestrone del mercato, il passepartout che può aprire strade nuove davanti a un giocatore che, al momento, appare finito in un imbuto. Ciò che rende speciale la questione, e la divarica, fino a creare uno squarcio nel sipario e a illuminare sullo sfondo quinte mai intraviste prima, sono i termini dell’offerta presentata dal (potente) agente di Minimario: un tempo Supermario, domani chissà. Sarebbe già meglio se si reincarnasse in un Mario e basta, un bel giorno: perché nel suo caso la normalità diventerebbe un atout clamoroso, accompagnato come sarebbe dalle doti tecniche che un destino benigno ha intessuto tra le dita dei piedi di questo attaccante in perenne equilibrio sul filo. Incapace di camminare con linearità per lunghe parentesi temporali. Schiavo di atteggiamenti sovente fuori dai cardini, che nel volgere degli anni lo hanno trasformato da divo irrequieto a personaggio a testa in giù. L’ultima trasformazione: ai Mondiali, allorché le sue responsabilità e, a cascata, i giudizi dei senatori azzurri e di Cesare Prandelli hanno finito per stroncarlo. Consegnandolo allo scalpo popolare.

La foto di questa storia - Balo avrà forse cominciato a consolarsi in discoteca, l’altra notte, come da amene fotografie presto avvistate in navigazione nel mare magnum di Internet. Seduto su candidi divanetti. Con la manina sinistra alzata che fa ciao ciao. Un bel sorriso. Ricche catenazze al collo, penzolanti. Ampia scollatura. La cresta bionda. I jeans squarciati all’altezza del ginocchio sinistro. E della coscia. Più nudo che vestito, verrebbe da dire, senza voler passare per moralisti da strapazzo. Semplicemente: è questa la foto, in codesta storia.

Balo, che ne sarà di te? - 
Ad agosto compirà 24 anni. Troppi o troppo pochi, ancora non si capisce. Pro memoria: a sprecare il proprio talento si fa peccato. In compenso Raiola è agente troppo scaltro, dirompente, scafato, imprevedibile e verticale per arrestarsi di fronte alla parete nord delle difficoltà. Al contrario, le prende di petto, oltreché di peso. E con la sua dialettica mercatara che si nutre di strategie capaci di sovvertire il mare e il cielo, e quindi l’inerzia dei fatti, si è già da tempo messo in moto: per scalare la nuova montagna che si è alzata davanti agli occhi e per rilanciare il suo Balotelli perduto. E’ un vulcano cerebrale con gli occhi che berluccicano come stelline e una mano sempre appoggiata sul portafoglio, quest’omone di nome Raiola. Se n’è inventata un’altra. A metà strada tra realtà e provocazione. La storia, infatti, adesso esce dalla discoteca ed entra nei saloni del mercato. L’agente di Balotelli ha chiamato a sé Marotta. «Beppe, ho l’idea giusta per te». Beppe, che sarebbe l’ad della Juventus, non ha battuto ciglio. L’atteggiamento di chi si chiede, in un nanosecondo: «Ma vorrà parlarmi di Pogba o cosa?». No, non erano il rinnovo contrattuale e/o la cessione del Polpo, altro assistito di Mino il boss, l’argomento in discussione. «Prendete il mio Mario. E’ perfetto per voi. E’ il campione che vi manca là davanti». Insopportabile o meno, comunque sia 14 pere anche nell’ultimo campionato, tragicomico per il Milan, Balotelli le ha infilate. Dopo i 12 timbri dei 6 mesi precedenti. «Ma ne abbiamo già parlato tante volte», ha ribattuto Marotta a Raiola. Era l’assist che mancava al rapace. «Ascoltami, Beppe. Io Balotelli te lo faccio venire alla Juve anche gratis. Lo prendo io dal Milan, lo acquisto attraverso una finanziaria appoggiata a una società calcistica straniera. Tutto legale, tutto permesso in certi Stati». Tipo in Sud America. Ha ragione: a certe condizioni sarebbe consentito, sia per le normative del calcio sia per le leggi dei singoli Paesi. E’ qui che la nostra storia s’impenna. Tu pensa che giocoliere dei contratti è, questo Raiola. Leggi l'articolo completo su

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