«Iturbe? Mi vedo con la Juventus»

L’agente dell’argentino: «Oggi in programma un nuovo summit con la dirigenza bianconera»
TORINO - Due milioni di differenza tra domanda e offerta, quando la cifra in ballo si avvicina ai 30 milioni, rappresentano una distanza minima. Quasi un sottile velo che ormai separa Juan Iturbe dall'abbraccio con la Juventus. Ieri non ci sono stati incontri diretti tra le parti, ma nuovi contatti che hanno confermato le sensazioni positive che si avvertono, circa il buon esito della trattativa. «Mi sentirò domani (oggi, ndr) con la Juve», ha fatto sapere Gustavo Mascardi, uno tra gli agenti di Iturbe, da Barcellona. Mentre tra domani e martedì ci sarà l’incontro, che si immagina risolutivo, con il Verona.

RISCHIO MINIMO - Salvo inaspettati colpi di scena, entro pochi giorni Beppe Marotta e Fabio Paratici annunceranno il filotto di acquisti che dà una nuova e diversa fisionomia alla squadra: Patrice Evra, Alvaro Morata e Juan Iturbe, tre giocatori per far compiere alla Juventus un ulteriore salto di qualità. Due milioni di distanza, si diceva. Gli uomini mercato bianconeri si sono spinti a offrire 25 milioni, per l’ex Porto, mentre la società gialloblù tiene l’asticella un po’ più alta: 27 milioni. La Juve potrà ancorarsi all’ultima proposta, forte dell’intesa già raggiunta con Iturbe (1,5 milioni per 5 anni), oppure decidere di aumentare leggermente la posta in palio per chiudere il discorso. Onde evitare, come successo nel caso di Alexis Sanchez soffiato al club di corso Galileo Ferraris dall’Arsenal, di essere sorpassata nella corsa al sudamericano. Sul quale, comunque, risultano essere più tiepidi - ma non tramontati- i tentativi in atto dall’Italia (Milan e Roma). Il pericolo arriva però dalla Spagna, dove l’Atletico, a quanto filtra dal club veronese, sarebbe salito a 28 milioni di euro cash (occhio, però, alla presenza di Mascardi a Barcellona: alcuni addetti ai lavori, da qualche giorno, sono pronti a scommettere che i blaugrana tenteranno un inserimento in extremis, su Iturbe).

IL VANTAGGIO - I discorsi per Iturbe procedono indipendentemente da quelli per gli altri nomi in ballo, tra Juventus e Verona: Romulo che piace ai bianconeri e Fabio Quagliarella che intriga Mandorlini. Questo secondo è pure nei piani del Torino, in concorrenza con la società veneta che vorrebbe ricomporre il tandem tra il centravanti campano e Luca Toni. Per quanto le operazioni in ballo siano separate, è chiaro che avere altra carne al fuoco, oltre a Iturbe, ha messo la Juve in una posizione di vantaggio, sull'argentino.

OCCHIO AL DOPPIO COLPO - Legata alla possibile uscita di Sebastian Giovinco - il fantasista è in orbita Galatasaray -, o alla remota possibilità che possa naufragare la pista Iturbe, è l’eventualità che i bianconeri chiudano anche per un altro esterno offensivo. Magari per il “vecchio” obiettivo Nani. Portoghese che il Manchester United continua a voler infilare nella proposta che i Red Devils meditano di rivolgere per Arturo Vidal. L’altro profilo buono, se l’equilibrio tra entrate e uscite spingerà l’ad e il ds bianconeri a stringere per un ulteriore elemento per il reparto offensivo, è quello di Victor Ibarbo. Il colombiano ammirato nel mondiale brasiliano è anche un obiettivo dell’Inter e ha estimatori all’estero, ma pure la Juve non ha mai interrotto i rapporti con il Cagliari e con l’entourage del calciatore. Tommaso Giulini, l’imprenditore che ha rilevato il club sardo da Massimo Cellino (volato Oltrmanica per rilanciare il Leeds), per Ibarbo non si discosta dalla (teorica) richiesta di 20 milioni, ma solo perché né la Juve, né l’Inter, per adesso sono entrate nel vivo della trattativa, per Ibarbo. Come Nani potenziale acquisto sul quale i bianconeri andranno avanti a ragionare. A differenza di Iturbe, lui promesso sposo alla Signora.

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