TORINO - L’indice di difficoltà si protende verso il cielo come uno sperone roccioso, ma per cercare di leggere tra le righe del domani può essere una buona cosa mandare a memoria l’assunto Branchini. Giovanni Branchini è l’agente che nello scorso agosto svolse un ruolo di intermediario nelle trattative che la Juventus sostenne con il Monaco per tentare di realizzare in extremis, con un colpo di coda straordinario, un’operazione indubbiamente fuori dal comune: portare a Torino sua maestà Radamel Falcao. «Il colombiano è stato molto vicino alla Juventus», è l’assunto Branchini.La storia dice che la società bianconera era riuscita a restare a lungo aggrappata al carro di Falcao, strappando per prima cosa un doppio privilegio: la disponibilità dell’attaccante a trasferirsi a Torino e la sua elasticità a ridiscutere lo stipendio. Le trattative per l’ingaggio erano vicine a chiudersi, mentre il Monaco aveva accettato di trasferire il colombiano in prestito oneroso, anche se in partenza il club aveva messo Falcao sul mercato per cederlo a titolo definitivo.
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