TORINO - [... ] Nel caso di Jhon (si scrive proprio così) Murillo i rischi sarebbero però calcolati su un talento di 19 anni dal futuro assicurato. Lo manda, si fa per dire, Josef Martinez, stellina granata venezuelana. Josef e Jhon sono compagni di nazionale, si conoscono bene e sono amici, condividono lo stesso manager (Sebastian Cano, una superpotenza in patria). E poi, come Martinez, il giovane Murillo ha l’Europa in testa e in particolare l’Italia nel mirino. Il Verona - che grazie al lavoro di Sean Sogliano è un passo avanti pure sul Sud America - è già andato a spiarlo dal vivo, per comprenderne pregi e difetti e soprattutto per valutarne i margini di crescita in chiave futura. Ma il Torino, che con il Venezuela grazie a Martinez sta aprendo un canale preferenziale, tiene sotto osservazione il talentino vinotinto. Anche perché possiede tutte le caratteristiche per fare impazzire, positivamente, Giampiero Ventura: scatto bruciante, progressione irresistibile, tecnica e un istinto per il gol lo rendono un potenziale valore aggiunto per una squadra con l’impostazione tattica come quella granata. Murillo gioca nello Zamora, club venezuelano che disputa anche la Copa Libertadores: proprio in tale competizione il trequartista - un Giovinco un po’ più alto - si è scatenato con qualche lampo di classe, come una cavalcata di 60 metri conclusasi con un gol spettacolare. Il suo esordio nella nazionale maggiore, avvenuto poche settimane fa, è stato subito contraddistinto da una rete: fulminante, dopo nemmeno 40 secondi dal suo ingresso in campo. In patria lo reputano un predestinato, in Italia è un giocatore (classe 1995) da tenere costantemente sotto osservazione. Il prezzo è abbordabile: 1,5 milioni, potenziale plusvalenza. Il Torino valuta.
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