Calciomercato, vertice Mancini-Thohir per portare Touré all'Inter

La crisi del City può portare al via libera per l’ivoriano. Il presidente pronto ad annunciare pure il rinnovo di Icardi
MILANO - I primi arrivi schedulati da Giacarta sono previsti per giovedì, mentre Erick Thohir si presenterà a Milano domenica, in tempo per gustarsi il derby a San Siro. Poi resterà una settimana in città e chiuderà la sua visita dopo il match di San Siro con la Roma. Il presidente, non poteva essere altrimenti, ha chiesto due vittorie a Roberto Mancini anche perché è arrivato il momento di puntellare i progetti di grandeur con delle certezze e, in attesa della sfida con la Juventus, portarsi a casa gli scalpi di Milan e Roma darebbe un sapore diverso al finale di stagione a prescindere dalla possibilità di riacciuffare l'Europa, anche perché per quell’obiettivo il boccino ormai l'ha saldamente in mano chi è davanti. Thohir, in una settimana, scannerizzera a 360° il pianeta Inter: sono previste riunioni con tutti i responsabili di settore, con il Comune per lo stadio (possibile un nuovo rendez-vous con il sindaco Pisapia) e, naturalmente, con Roberto Mancini per un attesissimo summit di mercato. Perché, nonostante le previsioni funeree sul bilancio in chiusura al 30 giugno (con un passivo di 80 milioni di euro), Erick Thohir ha deciso di immettere denaro fresco per la gestione ordinaria del club e, contestualmente, ha stabilito che la cifra del prestito in questione non debba essere 50-60 milioni, come inizialmente deciso, ma proprio 80 milioni. Resta invece a decantare l'ipotesi Bond da 300 milioni, dato che i sondaggi effettuati hanno dimostrato come le condizioni del mercato non siano favorevoli per recepire l'iniziativa. I soldi che Thohir presterà all'Inter non serviranno per il mercato, è bene precisarlo, ma per far sì che il club abbia liquidità per autosostenersi. E per questo motivo, è scontato che il presidente chieda al dg Fassone e al ds Ausilio che venga fatta un'importante opera di dismissioni su cui costruire il tesoretto utile per rifondare la squadra, come chiesto da Mancini. Il quale ha ottenuto ampie rassicurazioni dalla società: l'Inter che verrà, sarà costruita a immagine e somiglianza del suo allenatore, anche perché non avrebbe senso pagare 4,5 milioni un tecnico, consegnargli le chiavi della Pinetina e non dargli l'opportunità di mettere in pratica il suo progetto tattico. E Mancini, che aveva già promesso la Champions in questa stagione essendosi illuso sulla bontà dei giocatori presenti in rosa, ha già provveduto ad alzare l'asticella non avendo paura di mettere nel mirino lo scudetto. Totem dell'Inter 2.0 sarà - ormai non è più un segreto - Yaya Touré. La Caporetto nel derby di Old Trafford con lo United è un'altra buona notizia per il club nerazzurro, dato che l'ivoriano è stato triturato dalle critiche nei confronti del City: il repulisti necessario a Manchester partirà dalla sua cessione e l'Inter, che gli ha offerto un quinquennale, è pronta a inserirsi a piedi uniti in questa situazione di malessere.

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