Calciomercato, Thohir: il patto per l’Inter con Iago Falque e Fekir

Il presidente ha garantito al tecnico Mancini 5/6 grandi acquisti. Touré sempre più vicino
TORINO - La partita più importante, Roberto Mancini l'ha "giocata" con Erick Thohir ieri, all'ora del caffè, nell'hotel a cinque stelle che è normalmente campo base del presidente nei suoi blitz milanesi. Da una parte l'allenatore, dall'altra il proprietario dell'Inter con lo Stato Maggiore al completo (il Ceo Michael Bolingbroke e il dg Marco Fassone), in ballo i piani di rafforzamento del club. Al termine del “match”, durato un'ora abbondante, il Mancio è uscito visibilmente rasserenato e soddisfatto perché ha sentito quello che voleva: Thohir gli ha garantito almeno 5/6 acquisti di livello, ha dimostrato di essere perfettamente consapevole del fatto che per migliorare la squadra servono giocatori in grado di farle fare il salto di qualità proprio sul piano della personalità e ha mostrato di aver recepito in toto le richieste dell'allenatore. I due si sono trovati d'accordo sulla necessità di "sparigliare" le carte anche sotto l'incudine del financial fair play Uefa: un club che ha costi fissi importanti come quelli dell'Inter non può infatti continuare a "bivaccare" tra il 4° e il 6° posto in campionato, con il rischio di creare un gap incolmabile con la concorrenza. A corredo Thohir è stato risoluto anche riguardo al discorso Europa League: il presidente crede ancora fermamente nella qualificazione e ha chiesto 6 punti nelle ultime partite senza mostrare alcuna preoccupazione sul fatto che il sesto posto possa tranciare la parte finale della tournée in Estremo Oriente.

LA LISTA DEL MANCIO - L'incontro è stato utile anche per focalizzare le strategie del mercato. Mancini ha particolarmente insistito sulla necessità di intervenire sugli esterni e, ruolo per ruolo, ha stilato una lista di giocatori da Inter. Un capitolo a se stante merita Yaya Touré. Nonostante i domenicali inglesi abbiano tirato in ballo il Chelsea e nonostante gli strali di Pellegrini («Touré qui è felice. Non stiamo ancora parlando del prossimo anno e del suo futuro, ma lo faremo dopo la partita con il Southampton»), l'allenatore è stato tranquillizzato sul fatto che l'ivoriano (che ieri ha steso lo Swansea con due gol), sarà centro di gravità dell'Inter. Mancini vuole almeno altri due big di quel livello, ovvero Cech per sostituire Handanovic e Thiago Motta o Lucas Leiva in mezzo al ring con Sergi Darder possibile alternativa. Per le corsie esterne i nomi sono quelli di Fekir (ritenuto il prospetto più simile a Dybala), Iago Falque (11 gol nel 2015: visti i rapporti col Genoa le sue quotazioni si sono impennate negli ultimi giorni), Lamela, Firmino e Pedro. Piacciono moltissimo Darmian e Masuaku mentre Zukanovic appartiene a quegli acquisti di "complemento" utili per completare una rosa che subirà un pesante restyling anche a livello di cessioni. In calo invece le azioni di Jovetic i cui continui problemi fisici costituirebbero un punto interrogativo troppo importante per l'allenatore; discorso simile per Biabiany che è svincolato e che potrebbe venire ingaggiato come quinta punta nel caso abbia risolto i problemi al cuore che lo hanno costretto ai box per tutta la stagione. Verrà anche completato il reparto centrali difensivi: in Turchia insistono sul fatto che Semih Kaya, dopo essere stato allenato dal Mancio al Galasataray, lo sarà pure all'Inter.

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