© Foto PegasoTORINO - Il presidente Urbano Cairo si presenta nel dopo gara per affrontare taccuini e microfoni e, soprattutto, per spiegare cosa succederà al Toro in tre situazioni: Maxi Lopez, Ventura e i big della difesa puntati da top club europei. Il patron si esprime con una giocata semplice sul primo tema, un dribbling sul secondo e un assist sul terzo.
LE TRE GIOCATE - Ma cominciamo proprio dalla situazione che vede coinvolti Maksimovic, Darmian, Glik e Bruno Peres, appetiti da squadre della Premier, della Bundesliga e della serie A, con la Roma che insegue il terzino brasiliano. Ecco le parole del numero granata in merito: «Diciamo che come filosofia io vorrei tenere tutti e al momento non ho ricevuto nessun tipo di proposta per nessuno di loro. Qualora mai dovesse arrivare un’offerta importante per il giocatore e fosse ritenuta adeguata dalla società per la valutazione del cartellino, allora la dovrei prendere in considerazione ma c’è una condizione di base: io non cederò nessuno dopo il 30 giugno. Il perché è molto semplice: farlo significherebbe non avere poi il tempo necessario per muoversi in modo utile per investire quei soldi e rimpiazzare chi dovrebbe partire». Un impegno chiaro, che richiama alla mente ciò che avvenne con Cerci nella scorsa campagna acquisti quando l’attaccante venne venduto all’Atletico Madrid a 48 ore dal gong, mettendo il Toro nella condizione di non poter scegliere il sostituto che divenne Amauri, arrivato in extremis. Dunque a fine campionato i tifosi granata saranno attesi da un mese di passione e non di più per capire se anche stavolta, come nella precedente annata, bisognerà sventolare i fazzoletti bianchi per salutare i migliori come avvenne per Immobile e Cerci oppure no.
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© RIPRODUZIONE RISERVATALE TRE GIOCATE - Ma cominciamo proprio dalla situazione che vede coinvolti Maksimovic, Darmian, Glik e Bruno Peres, appetiti da squadre della Premier, della Bundesliga e della serie A, con la Roma che insegue il terzino brasiliano. Ecco le parole del numero granata in merito: «Diciamo che come filosofia io vorrei tenere tutti e al momento non ho ricevuto nessun tipo di proposta per nessuno di loro. Qualora mai dovesse arrivare un’offerta importante per il giocatore e fosse ritenuta adeguata dalla società per la valutazione del cartellino, allora la dovrei prendere in considerazione ma c’è una condizione di base: io non cederò nessuno dopo il 30 giugno. Il perché è molto semplice: farlo significherebbe non avere poi il tempo necessario per muoversi in modo utile per investire quei soldi e rimpiazzare chi dovrebbe partire». Un impegno chiaro, che richiama alla mente ciò che avvenne con Cerci nella scorsa campagna acquisti quando l’attaccante venne venduto all’Atletico Madrid a 48 ore dal gong, mettendo il Toro nella condizione di non poter scegliere il sostituto che divenne Amauri, arrivato in extremis. Dunque a fine campionato i tifosi granata saranno attesi da un mese di passione e non di più per capire se anche stavolta, come nella precedente annata, bisognerà sventolare i fazzoletti bianchi per salutare i migliori come avvenne per Immobile e Cerci oppure no.
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