© www.imagephotoagency.itTORINO - Da Handanovic a Skorupski il passo è più breve di quel che si possa pensare. A Roma erano convinti di aver risolto il problema del successore di Morgan De Sanctis con l'acquisto, pure controfirmato da Boniek, del giovane polacco. Niente da fare, il ragazzo deve ancora crescere e la superpapera all'Olimpico in Europa League contro la Fiorentina ha certificato l'esigenza di un numero uno. Di certo non lo ha aiutato il modo anomalo in cui Garcia ha gestito i suoi portieri, scegliendo De Sanctis come titolare, ma Skorupski per match come Juventus-Roma o Bayern Monaco-Roma oppure Manchester City-Roma. De Sanctis ha rinnovato e resta un anno ancora (convinto di giocarsi le sue possibilità), Skorupski è pronto a un'esperienza in prestito, forse in Serie B, meglio se in Serie A, ma i tentacoli di Sabatini potrebbero spingerlo anche fuori. Lui è pronto a tutto, come spesso ripete, per mettersi in gioco, ma di più non sa. Tutto dipende dal budget della Roma, che, se fosse quello 'da Champions diretta', significherebbe la ricerca di un numero uno forte: Samir Handanovic. Oppure si resta con De Sanctis e Skorupski, con buona pace del portafogli di Pallotta. L'Inter è alla finestra e ha già fissato il prezzo tra gli 8-10 milioni. Ausilio aspetta offerte, ma dalle parti di Trigoria sono abbastanza sicuri che il vecchio legame Sabatini-Handanovic (lo portò 6 mesi alla Lazio nel gennaio 2006) sia ancora solido e consolidato dall'ingaggio intorno ai 3 milioni proposto al portiere, desideroso di Champions League. Ad ora tutti fermi, ma con uno come Mancini troppo fermi non si può rimanere.