Pogba-Barça: il nodo elezioni

Braida tiene viva la pista con la Juve, ma non può accelerare finché non sarà chiaro il destino del presidente Bartomeu
Pogba-Barça: il nodo elezioni© www.imagephotoagency.it

BARCELLONA - Ariedo Braida - è noto - ha rapporti strettissimi con Beppe Marotta, nel solco di un’amicizia che porta i due uomini mercato di Juve e Barcellona a incrociarsi spesso e volentieri. Il tema portante dei loro incontri resta Paul Pogba, il ragazzo che fa rima con la possibilità di siglare una plusvalenza pazzesca, per il club di corso Galileo Ferraris. Ecco perché non sono casuali neppure i summit fra il responsabile del mercato internazionale blaugrana e l’agente Mino Raiola. Il problema, per i campioni di Spagna, è che le elezioni del 26 luglio rallentano qualsiasi trattativa, col nodo della rielezione o meno del presidente Josep Maria Bartomeu a condizionare l’esito di affari caldeggiati da tempo. Compreso l’obiettivo Pogba, per il quale in Inghilterra scrivono di un’offertona da 120 milioni di euro da parte del Manchester City. Boutade, per ora, un domani chissà, mentre Psg e United non mollano, con la Juve che fino a Berlino non pensa ad altro che non sia la finale di Champions.

LE SCADENZE - E poi va considerata la squalifica della Fifa, che impedisce al Barcellona di tesserare nuovi calciatori fino a gennaio. Nel frattempo, due giorni dopo il duello di Berlino, l'8 giugno Bartomeu si dimetterà lasciando vacante la poltrona di presidente sino a fine luglio. A quanto pare, infatti, il giorno scelto dalla giunta per la celebrazione delle elezioni sarebbe il 26 luglio. Fino a quella data, in sostanza, il club catalano rimarrà pressoché immobile. Almeno ufficialmente.

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