Toro, intrecci di mercato col Napoli: da El Kaddouri a Jorginho

Le due società devono trovare l’accordo sul marocchino. Il Napoli può cambiare idea a seconda della Coppa a cui parteciperà
Toro, intrecci di mercato col Napoli: da El Kaddouri a Jorginho

TORINO - Che questa sera si giochi allo stadio Olimpico Torino-Cesena è un dato di fatto acclarato. In realtà il Torino sta giocando anche un’altra partita, di eguale importanza, ed è quella che lo vede opposto al Napoli per questioni di mercato. Infatti sull’asse-Torino-Napoli si stanno sviluppando numerosi intrecci e soltanto il tempo, come sempre, potrà certificare ciò che si tradurrà in realtà e ciò che invece resterà a livello di trattative. Come si diceva non sono pochi gli intrecci tra i due club che, tra l’altro, alla fine della scorsa settimana, sono diventati “coprotagonisti” per la vicenda del direttore sportivo. Già, perché se da una parte è ormai un dato di fatto l’addio di Bigon dal Napoli per approdare al Verona, resta un punto interrogativo sul nome di chi prenderà il suo sostituto. Bene, tra i sondati dai partenopei, anche se in maniera non diretta, c’è stato proprio il ds granata Gianluca Petrachi. In realtà il dirigente torinista è dato come molto operativo per allestire il nuovo Toro al punto da essere in partenza per il Sudamerica, dove il fidato Luciano Zavagno, uomo di riferimento per Argentina, Brasile e Uruguay, gli ha predisposto una fitta lista di appuntamenti con procuratori e partite da vedere per osservare all’opera i potenziali acquisti del Torino.

Il "primo tempo" - In realtà il "primo tempo" tra Torino e Napoli si giocherà sul destino di Omar El Kaddouri, il centrocampista dalle accelerazioni palla al piede superiori alla media che più volte ha saputo accendere il gioco granata o imbeccare i compagni per giocate poi concluse in gol. E’ lui, in assoluto, il giocatore di maggior qualità a disposizione di Ventura che, non a caso, lo ha spremuto il più possibile, trovando nel belga-marocchino la massima disponibilità in termini di spirito di sacrificio. Il giocatore è in prestito al Torino con diritto di riscatto a 4.7 milioni di euro in favore del Napoli, titolare del cartellino. I partenopei hanno però l’opportunità di effettuare un controriscatto. Ciò che è certo, al momento, è che il Toro intende avere una sorta di “sconto” sulla cifra pattuita per il riscatto. Molto più indecifrabile, al momento, l’atteggiamento che avrà il Napoli e questo per una ragione molto semplice: se è certo che il prossimo anno non sarà più allenato da Benitez, non è sicuro chi siederà al suo posto in panchina anche se Mihajlovic è in pole position. Non solo. Questa sera il Napoli, ospitando la Lazio, si gioca la possibilità di giocare la Champions League e, chiaramente, in base al tipo di Coppa in cui dovrà cimentarsi, cambierà idee e programmi sugli uomini da mettere a disposizione del futuro allenatore. Dunque a partire da domattina questa sorta di duello a distanza tra Torino e Napoli avrà contorni più precisi.

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