© LaPresse/SpadaMILANO - «La mia volontà è quella di rimanere qui e continuare a fare il bene della squadra a partire già dalla prossima stagione». Mauro Icardi domenica notte, fra un festeggiamento e l’altro per il titolo di capocannoniere in coabitazione con Luca Toni, è stato chiaro: lui non vuole muoversi da Milano. La questione rinnovo, dunque, è importante, ma non vitale per la sua permanenza. Il centravanti, tra l’altro, ha rifiutato una ricchissima offerta arrivata dalla Premier dove erano disposti a garantirgli un ingaggio da 5 milioni: emissari di un club di prima fascia sono stati a Milano per sondare il terreno ma lui ha dato la sua priorità all’Inter. Questo anche perché Roberto Mancini ha deciso di costruire l’Inter che verrà su di lui e Maurito ha capito e apprezzato: in sei mesi sotto la guida del tecnico marchigiano è cresciuto esponenzialmente come giocatore, trasformandosi da rapace d’area ad attaccante a tutto tondo. Punta da 20 e passa gol a stagione, ma anche e finalmente uomo squadra. Un giocatore da blindare e su questo società ed entourage del giocatore stanno lavorando da mesi. Icardi ha deciso di posticipare la partenza per le vacanze di qualche giorno proprio perché deciso a scrivere la parola fine sulla questione rinnovo. Le parti sono ai dettagli, ogni giorno è ormai buono per la convocazione in sede per apporre la firma sul prolungamento fino al 2019 con ingaggio da 3,2 milioni di euro a salire e bonus per la stagione trascorsa intorno al milione.