Milan: Mihajlovic è il favorito. Emery è la suggestione

Il Milan ha capito che lo spogliatoio ha bisogno di un “sergente di ferro”. Donadoni per adesso paga il poco feeling con Berlusconi
Milan: Mihajlovic è il favorito. Emery è la suggestione© LaPresse

TORINO - Tutto da rifare, dunque. Come volevasi dimostrare, aggiungono i maligni. La stessa sceneggiata di un anno fa, aggiungono quelli ancor più imbufaliti per l’ennesima illusione che il Milan ha fatto cullare per giorni, più o meno ad arte. Anche nel 2014, una volta deciso che Seedorf non sarebbe stato confermato, malgrado un ricco contratto fino al 2016 che il club continua ancora oggi a pagargli, Galliani non fece nulla per nascondere il suo corteggiamento ad Ancelotti, che Florentino Perez avrebbe cacciato già allora se non avesse vinto la Champions League contro l’Atletico. Carletto conquistò il trofeo e allora l’ineffabile ad ci provò con Antonio Conte, ma in quel momento l’attuale ct non era ancora maturo per dire addio alla Juventus, cosa che invece fece di lì a poco. Sempre sparando molto alto, Galliani non tenne riservata la sua idea di provare a portare al Milan il tecnico del Siviglia, Emery, che aveva appena vinto l’Europa League e che era in scadenza di contratto. Il due di picche fu abbastanza rapido e indolore, perché in fondo a Galliani di affidare la squadra a Inzaghi andava non bene, ma benissimo. Ci credeva. E invece è andata malissimo. [...] 

MIHAJLOVIC IN RIALZO - La penuria di tecnici di un certo spessore si evidenzia dal fatto che, oltre ad Emery, la scelta del Milan sia ricaduta su Sinisa Mihajlovic: ovvero le stesse opzioni che sta inseguendo il Napoli di De Laurentiis. Il serbo, più ancora di Emery, ha le quote in deciso rialzo. L’allenatore serbo – sondato già a inizio primavera – si è liberato dalla Sampdoria e attende le evoluzioni sia dei rossoneri sia del Napoli (che sta cercando di convincere Emery). Il suo profilo rappresenterebbe una rottura netta con la regola aurea del “Milan ai milanisti”, ma è altresì vero che porterebbe a Milanello metodologie nuove e andrebbe a instaurare un regime di disciplina ferreo dentro lo spogliatoio, con la giusta distanza tra l’allenatore e i giocatori..

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