© Andre Ferreira / Icon Sport AG AMILANO - Trovato l’allenatore, adesso bisognerà fare il Milan. Sinisa Mihajlovic nella sua parabola blucerchiata ha dimostrato di essere un sergente di ferro con la truppa ma non certo un allenatore dogmatico: ha giocato indifferentemente con il 4-3-3 (sistema di gioco dell’ultimo Milan di Inzaghi), con il rombo a centrocampo e con il 4-2-3-1; certo è che per garantirgli il salto di qualità, Silvio Berlusconi dovrà regalargli un campione. E il totem su cui cementare la ricostruzione oggi può essere più che mai Zlatan Ibrahimovic: ai tempi dell’Inter i rapporti tra i due erano molto buoni e i contatti tra Adriano Galliani e Mino Raiola sono ormai frequentissimi. Ibrahimovic è pronto a fare una scelta di vita e a Casa Milan sono convinti che il Psg, pur di liberarsi di un ingaggio tanto importante (tutto compreso 14 milioni a stagione...), possa lasciar strada libera sul cartellino e garantire allo svedese quella buonuscita che darebbe più margine di manovra a Galliani sull’ingaggio. Non va poi dimenticato come andando Ibrahimovic verso i 34 anni, un contratto da... pre-pensionato potrebbe essere la molla per chiudere in un torneo comunque prestigioso come quello italiano rinunciando (cosa mai fatta in carriera) a qualche euro.
Stefano Pasquino