Ventura-Toro: dalle dimissioni al prolungamento sino al 2017

Dopo la discussione con Cairo, torna il sereno: presidente e allenatore di nuovo d'accordo sulle strategie di mercato. Al punto da trovare l'intesa per rinnovare il contratto, in scadenza 2016, di un'altra stagione
Ventura-Toro: dalle dimissioni al prolungamento sino al 2017© MANUELA VIGANTI

TORINO - Non è stata una bufala. E neanche una mozzarella. Venerdì mattina, nel Torino è scoppiata la bufera. Ventura e Cairo si sono confrontati duramente al telefono, per ragioni di mercato (probabilmente la richiesta di assoluta conferma per Glik avanzata quale punto cardine dall'allenatore), e il confronto si è serrato al limite da indurre Ventura a dire me ne vado, prima di salutare il presidente. Non dimissioni di facciata (difatti il club aveva cominciato a cautelarsi contattando Sarri, poi ha preso la strada di Napoli). E neanche una tattica sapiente per spingere Cairo ad accontenare le sue richieste di mercato. Piuttosto, proprio una “roba di cuore”, istintiva, sanguigna, verace. In fondo, molto granata, no? Una tensione, a quel punto reciproca, di quelle che non passano con un biccher d'acqua né con tarallucci e vino. Ma Cairo, sbolliti non solo gli impegni, è tornato a lavorare per far recedere Ventura dai suoi garibaldini intenti. Alla fine, i due sono tornati a parlarsi, si sono chiariti. E, quel che più importa, a quanto pare hanno trovato una strada comune per costruire il Toro della prossima stagione. Infatti, non solo Ventura ha accantonato i propositi di addio anticipato (il suo contratto è in scadenza a giugno 2016, e piace a Fiorentina e Cagliari), ma addirittura avrebbe trovato l'intesa per il prolungamento di una stagione (scadenza 2017, la firma dovrebbe avvenire al rientro del tecnico dalle vacanze). Prolungamento, teniamo a ricordarlo, che Ventura non aveva mai chiesto e che non era assolutamente alla base della sua permanenza in granata. Le uniche garanzie che Ventura voleva (e vorrà) sono di natura tecnica, riguardano i giocatori che dovranno comporre l'organico con il quale lavorerà da metà luglio in poi. Se Ventura resta, vieppiù se prolunga, rappresenta una garanzia per i tifosi del Toro. Anche perché, se prossimamente vedrà tradite le intese comuni, l'allenatore potrebbe risbattere la porta sonoramente. E non riaprirla più.

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