Juventus, il dopo Apache: Falcao è sempre lì

Il colombiano lascerà il Monaco: Chelsea caldo. Occhi su Mandzukic, in rotta con Simeone
Juventus, il dopo Apache: Falcao è sempre lì© EPA

TORINO - E’ tutto un gioco di incastri, anche se qui c’è poco da divertirsi: ballano camionate di euro e qualsiasi strategia non contempla passi falsi. La Juventus, che resti Carlitos Tevez (molto improbabile) o meno, le sta studiando tutte per far sì che Massimiliano Allegri gestisca un reparto d’attacco il più possibile congruo agli obiettivi di consolidamento europeo dei freschi vicecampioni continentali. Il borsino delle punte in odor di indossare la maglia bianconera è suscettibile di continui cambiamenti. A parte i casi Berardi e Zaza, Beppe Marotta sfoglia la margherita di una serie di nomi che può pure ampliarsi a stretto giro di posta.

TIGRE NEL MOTORE - Sembrava esser stato messo in un angolino e invece Radamel Falcao è sempre lì, in attesa. Il colombiano ha lasciato il Manchester United senza spargimento di rimpianti né da parte sua, né tantomeno del tecnico Louis Van Gaal. La stagione è terminata senza squilli, El Tigre allora è rientrato al Monaco che, comunque, per il solo prestito incassò 12 milioni meno di un anno fa. Il riscatto fissato a quota 55 è rimasto lettera morta, mentre il futuro dell’attaccante è tutto da stabilire. Di sicuro non rimarrà a Montecarlo, magari si lascerà lusingare dalle avance del Chelsea di José Mourinho, oppure aspetterà una mossa della Juve che, ad ogni modo, non gli elargirebbe uno stipendio neppure lontanamente prossimo ai 12 milioni netti attualmente percepiti. Però la pista Falcao resiste, qualora il club di corso Galileo Ferraris riuscisse a spuntarla prendendo il giocatore in prestito con eventuale riscatto nel 2016. Un’operazione a titolo definitivo comporterebbe un investimento notevole, a partire dagli oltre 40 milioni che i monegaschi chiederebbero per il cartellino. (...)

GLI ALTRI OBIETTIVI - Gli altri obiettivi Il Matador, appunto. La sua permanenza all’ombra della Tour Eiffel non è ancora così scontata, nonostante la promessa di restare ribadita la sera della festa del Paris Saint-Germain campione di Francia e soprattutto in considerazione del fatto che Zlatan Ibrahimovic, il “nemico in casa” del bomber uruguaiano, potrebbe anche rimanere. In questo caso i mal di pancia di Cavani renderebbero nuovamente frizzante l’aria attorno al suo futuro. Il Matador guadagna 10 milioni netti e tramite emissari la Juve si è già informata sulla sua disponibilità a tornare in Italia. Il sì dell’attaccante è scontato, a differenza dell’eventuale gradimento di Gonzalo Higuain, tutto da verificare. Il cartellino di Cavani e quello del Pipita hanno una valutazione non così dissimile - fra 45 e 50 milioni - ma nel caso dell’attaccante in dubbio se restare o meno a Napoli (pressato dal Chelsea, come Falcao), gli uomimi mercato bianconeri si sono limitati a sporadici sondaggi. Ammesso che Aurelio De Laurentiis sia disposto a trattare con la Juve...

Antonino Milone

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