© www.imagephotoagency.itMILANO - Roberto Mancini ha chiesto all'Inter un esterno d'attacco e i nomi sul taccuino del ds Ausilio sono soprattutto tre dopo l'uscita di scena di Pedro, ritenuto incedibile dal Barcellona: Cuadrado e Salah del Chelsea (Mourinho per ora ha bloccato il colombiano, mentre l'egiziano potrebbe però decidere di rimanere a Firenze) e Perisic del Wolfsburg (i tedeschi non hanno ancora deciso se accettare una trattativa e a quale prezzo, comunque non meno di 15 milioni). Ma nelle ultime ore il club nerazzurro ha riallacciato i rapporti con l'entourage di Stevan Jovetic, l'attaccante montenegrino ex Fiorentina arrivato ormai alla fine della sua avventura al Manchester City. [...]
INCOGNITE FISICHE - Manca infatti il "sì" del tecnico marchigiano per sbloccare la trattativa. Mancini, come detto, preferirebbe un esterno puro per poter puntare con maggiore decisione al 4-2-3- 1 e - probabilmente - avendo ancora molti contatti con l'ambiente del Manchester City, ha avuto delle relazioni non ottimali sullo stato fisico di Jovetic. Detto questo, però, l'operazione per il club nerazzurro potrebbe essere vantaggiosissima dal punto di vista economico in virtù dello status del montenegrino nella rosa di Pellegrini. L'Inter, infatti, potrebbe muoversi per Jovetic ripercorrendo l'operazione fatta lo scorso gennaio col Bayern Monaco per arrivare a Shaqiri. Ovvero un prestito (eventualmente anche oneroso, 1-2 milioni) con diritto o obbligo di riscatto legato a determinate clausole nell'estate 2016. Jovetic è stato acquistato dal City nel 2013 per 26 milioni (più 4 di bonus). Avendo firmato un contratto fino al 2018, il club inglese ha dunque ammortizzato già due anni del suo accordo e fra 12 mesi non potrà pretendere una cifra superiore ai 12-13 milioni. Se Jovetic dovesse tornare quello di Firenze, si intuisce come il suo acquisto a quelle cifre potrebbe rivelarsi un affare (l'ex viola è un classe 1989).
Federico Masini