Torino, club modello: zero debiti, tante plusvalenze, ma...

E’ una società sana, a dicembre aveva in cassa 11 milioni: con un mercato più vivace a gennaio, i risultati in campionato e in Europa sarebbero stati ancora migliori
Torino, club modello: zero debiti, tante plusvalenze, ma...© Simone Arveda/Pegaso Newsport

TORINO - Una società modello, dal punto di vista finanziario: è quanto emerge dai dati del bilancio granata per l’anno 2014. Il club di Urbano Cairo non ha un euro di debito nei confronti delle banche, è sano e ben gestito. Semmai si può imputare al presidente una gestione troppo conservativa visto che al 31 dicembre 2014 la società aveva in banca oltre undici milioni che potevano essere spesi, anche soltanto in parte, per rinforzare la squadra in vista dell’approdo ai sedicesimi di Europa League.

IL FIUTO DEL VENDITORE - Sicuramente Cairo ha dimostrato di saper vendere bene visto che il bilancio 2014, chiuso con un utile di oltre 10 milioni a fronte di appena un milione di attivo nel 2013, gode di plusvalenze per quasi 32 milioni. Merito delle cessioni di Ciro Immobile e Alessio Cerci in primis, ma anche dal trasferimento di D’Ambrosio all’Inter nel mercato invernale di un anno e mezzo fa visto che sono arrivati nelle casse granata 2,7 milioni o dei premi di rendimento maturati dal passaggio di Angelo Obgonna alla Juve. Le plusvalenze sono la voce più corposa dei ricavi dopo i proventi derivanti dai diritti tv (oltre 38 milioni grazie anche al settimo posto del campionato 2013-14).

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