TORINO - «Mario ha scelto la Juventus da solo. Non mi ha chiesto alcun parere durante l’ultimo ritiro della Croazia, quando tra l’altro abbiamo affrontato proprio l’Italia». Il ct Niko Kovac, fratello dell’ex juventino Robert, è entusiasta dell’avventura che sta per intraprendere il suo bomber: «Come mentalità Mandzukic è un vincente. E noi croati abbiamo una bella tradizione in serie A: penso a Boban, Boksic, Tudor... S’imporrà anche Mario».
La Juventus ha puntato su Mandzukic per sostituire Tevez, un campione da 50 gol in due stagioni.
«Se i bianconeri hanno preso questa decisione, significa che Mario è l’uomo più adatto per il dopo Tevez. Parliamo di due grandi attaccanti, seppur molto diversi tra loro».
La caratteristica migliore del suo bomber?
«E’ un centravanti moderno. E’ il primo attaccante quando si attacca e il primo difensore quando la palla è in possesso degli avversari. E’ un combattente e un ottimo finalizzatore in area di rigore: ha bisogno di cross per sfruttare la sua bravura nel gioco aereo».
Il vero Mandzukic è quello che ha vinto la Champions col Bayern Monaco e dei primi mesi all’Atletico o quello spuntato degli ultimi tempi madrileni?
«Il Bayern Monaco era una squadra molto offensiva rispetto all’Atletico Madrid, che invece praticava un gioco più difensivo. E’ questione di stili. Ma per qualsiasi centravanti, e Mario non fa differenza, è più semplice giocare in un impianto votato all’attacco. Nel Barcellona o nel Real Madrid avrebbe segnato molti più gol. E comunque tra Liga e Coppe ha chiuso la stagione con 20 reti. Gli ultimi mesi all’Atletico non sono stati semplicissimi anche a causa di qualche acciacco fisico. Adesso Mario è felice della sua nuova avventura e sono convinto che nella Juventus segnerà come è sempre stata sua abitudine. Sentirlo contento è la cosa migliore per tutta la Croazia».
Alla Juventus potrebbe far coppia con Morata, un altro centravanti atipico.
«Questa sarà una decisione di Allegri, che conosce già molto bene Morata per averlo allenato nella passata stagione. Per me sarebbe una coppia d’attacco completa».
Quale qualità apprezza in modo particolare di Allegri?
«E’ un “grande mister”, come si dice da voi in Italia. Aveva vinto con il Milan e al primo anno nella Juve si è ripetuto, sfiorando pure il trionfo in Champions».
