© MANUELA VIGANTITORINO - Giovedì 25 giugno 2015 resterà una data storica per il calcio nostrano: già, perché quel giorno sancirà la definitiva scomparsa delle comproprietà. Un istituto che esiste, o meglio, esisteva soltanto nel nostro ordinamento calcistico e che un’assemblea del Consiglio federale della Figc del 27 maggio 2014 ha abolito con una norma apposita, uniformandosi ai regolamenti europei che non permettono a due società di possedere il cartellino di un singolo giocatore. La compartecipazione, nella stagione testè conclusa, ha resistito in deroga per un altro anno soltanto per offrire l’opportunità ai club di risolvere le situazioni aperte. Le società hanno quindi ancora pochi giorni per trovare eventuali accordi che dovranno essere formalizzati entro le ore 19 di giovedì. Dove l’accordo non sarà stato trovato, si ricorrerà all’offerta in busta chiusa. Sempre giovedì, a partire dalle 20.30, le buste saranno aperte.
COINVOLGIMENTO DIRETTO - Il Torino sarà coinvolto direttamente in due comproprietà spinose, per Marco Benassi con l’Inter e per Simone Verdi con il Milan. In entrambi i casi la società granata è ben lontana dall’accordo. L’Inter chiede molti soldi per l’altra metà del cartellino di Benassi, oltre due milioni, il Torino, che pur vorrebbe tenere il centrocampista in organico, non intende svenarsi. Di conseguenza il rischio buste è molto concreto. Comunque, domani potrebbe essere il giorno giusto per l’estremo tentativo di trovare un’intesa, altrimenti il destino del mediano sarà deciso dall’offerta più alta inserita nella busta. E’ identica la posizione di Verdi che negli ultimi due anni a Empoli è cresciuto in maniera esponenziale.