© www.imagephotoagency.itTORINO - Da Balzaretti a José Mauri. Era il 2005 quando il Toro di Cimminelli falliva, schiacciato dalle sue colpe e colpito dal sistema, abbandonato tra i guai a dispetto della gloria del club, del potere evocativo del colore granata. Ma i buchi restano buchi, i debiti restano debiti: e fallimento fu. Il centrocampista italoargentino del Parma può seguire il medesimo percorso toccato al terzino del Toro 10 anni fa. La Juve lo prese da svincolato, gratis, per poi tenerselo per 2 stagioni. In quell’estate drammatica per il Toro, prima della rinascita prima con i lodisti e poi con Cairo, la società bianconera mise le mani anche su un altro difensore granata, Mantovani: in comproprietà con il Chievo. Furono due affari, già solo perché la Juve non spese un euro. I club che falliscono perdono automaticamente la proprietà dei cartellini: i giocatori si svincolano automaticamente, diventano disoccupati, basta convincerli per ingaggiarli. Le lancette della storia, adesso, si sono chiuse a forbice per il Parma: è José Mauri, ora, a far gola alla Juve e non solo alla Juve. E pure Cerri.
E SASSUOLO ED EMPOLI - A pagina 13 l’approfondimento sui fatti di ieri: Parma fallito, cancellato dal calcio professionistico. Ma era da mesi, da settimane, da giorni, che il conto alla rovescia era cominciato e riproduceva inesorabilmente un’angosciante discesa verso gli inferi. Tanto è vero che già tra marzo e aprile si erano riprodotte le prime indiscrezioni sull’assalto di più club non solo italiani ai migliori gioiellini del club di Ghirardi. E già erano comparse le prime notizie su un interesse specifico della Juve per José Mauri e per Cerri. Ovvero due giovani di valore indubbio, dalle potenzialità notevoli.