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TORINO - La seconda fase del fair-play finanziario, che doveva portare da 45 a 30 milioni di euro il deficit permesso ai club, è stato fermato in maniera provvisoria dalla giustizia belga. Il tribunale ha bloccato l'esecuzione per decidere sul ricorso presentato da alcune società e da vari giocatori, che reputano le misure della Uefa restrittive in riferimento alle libertà fondamentali europee per il libero mercato, la libera circolazione di capitali e lavoratori. La Uefa ha presentato appello.
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