Juve, il Pogba summit: vale una Barça di soldi!

Braida vede Marotta e alza l’offerta blaugrana. Non solo 80 milioni: in più Gerson e bonus

TORINO - La figurina di Pogba torna a svolazzare sui tavoli del mercato internazionale, sospinta dai nuovi venti delle trattative. Punto primo: Braida, il consulente di mercato del Barcellona per il mercato non spagnolo, è tornato a incontrare Marotta (a Milano) e a discutere del Polpo. Punto secondo: si registrano nuovi contatti tra i vertici del club catalano e Raiola, l’agente del bianconero, per cercare di definire l’entità dell’ingaggio (si parla di una forbice tra 8 e 9 milioni), fermo restando che il ragazzo ha già dato la sua disponibilità a valutare il trasferimento in Spagna (e lo ha fatto anche con... calore, diciamo così). Punto terzo: non siamo però in presenza di un accordo già trovato tra le parti, per quanto questa nuova accelerazione del club catalano sia più che significativa e destinata a condizionare le prossime trattative. E la Juve? La Juve, nella persona di Beppe Marotta, ascolta Braida, fa di conto e ragiona. Il presupposto iniziale è sempre lo stesso: se Pogba non s’impunta per andare via e se non arrivano offerte da 100 milioni di euro, o giù di lì, il Polpo resta alla base. In caso contrario, l’opzione Barça è interessante anche perché il trasferimento avverrebbe solo tra un anno, 6 mesi dopo la riapertura ufficiale del mercato dei catalani (che al momento possono prenotare l’acquisto di un giocatore, con un anticipo sul versamento finale e tutta una serie di clausole connesse, ma non tesserarlo, come da disposizioni della Fifa. Lo stop coatto terminerà a gennaio, ma la Juve ha già fatto sapere che, nel caso, Pogba non si sposterebbe prima del 1° luglio 2016).  Intanto il 18 luglio ci saranno le elezioni del presidente del club blaugrana: Pogba è nel mirino sia dell'uscente Bartomeu che dello sfidante più importante, Laporta, in contatto con l'agente del giocatore Raiola. 

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