Toro, Bjarnason il cacciatore atteso per le visite e la firma

I granata devono incontrare l'agente per mettere a punto il contratto. Poi l'islandese sarà ufficiale: tre anni sotto la Mole
Toro, Bjarnason il cacciatore atteso per le visite e la firma

TORINO - Lo aspettano per le visite mediche e la firma di rito. Il Toro infatti incontra l’agente per definire il contratto, poi  Birkir Bjarnason sarà granata per tre stagioni. Nel frattempo, ecco come i tifosi del Torino non l’hanno mai visto. L’islandese, in effetti, è un vero personaggio. Particolare, molto cool. E non solo per i capelli lunghi, eh. Arriva da un altro mondo, dove la natura comanda e gli uomini imparano a difendersi. Capita, poi, che giocando a calcio si arrivi in Italia con un carico di... nordicità. Il centrocampista, prossimo granata, frequenta il Belpaese dal 2012, tra Pescara e Sampdoria, e ha imparato ad apprezzare i lati positivi. Gli piace andare alla scoperta di posti nuovi, si gode le bellezze (da Vernazza a Milano, non si perde nulla), il mare e non solo. E nella quotidianità, lo puoi scovare anche sul Ciao del 1980. Tanto per dire...
Al Toro, troverà altri vikinghi, quelli svedesi, da Alexander Farnerud a Pontus Jansson, entrambi reduci da operazioni, quindi abbraccerà un po’ della mentalità tipica dei nordici. Nel suo, però, non mancano le deviazioni sul tema. Non bastasse il Ciao d’epoca, eccolo in sella all’Harley Davidson, stile telefilm Sons of Anarchy. Massì, sembra uno degli attori. Molto telegenico e bello da fotografare. In Islanda, ha il cavallo e il fucile, che imbraccia da cacciatore impavido, il cecchino della normalità in campo dove ama mettere la gamba, ma anche ripartire e segnare. Con belle galoppate, appunto.

Il musicista - Ok, cattivo il giusto, ma pure i piedi non sono male. A Pescara, nell’ultima stagione, ha sfiorato la promozione in Serie A e ha segnato 12 reti. Un’annata positiva la sua. Un trampolino di lancio per tornare comunque nella massima serie, visto che le pretendenti erano parecchie. Bjarnason guerriero e Bjarnason musicista. Si diletta con la chitarra, in coppia con l’amico connazionale Emil Hallfredsson del Verona. In coppia sono Bubbi Morthens - noto cantante islandese - e Kurt Cobain, il leader dei Nirvana prematuramente scomparso e diventato idolo di intere generazioni. Bello e dannato, biondo con i capelli lunghi e lo sguardo penetrante... Vai Birkir, suonali tutti, potrebbe diventare il motto dei tifosi granata.
Dall’Islanda all’Italia con simpatia. Domanda: ma capisci cosa ti dice il mister? Risposta: no. E giù un sorriso. In realtà, parla bene la nostra lingua e se la cava anche nell’esposizione. Del calcio tricolore, ormai, conosce ogni angolazione e sa come cavarsela a livello dialettico. Esonerano Marco Baroni? Lui ribadisce che gli «dispiace ma il calcio è così». Lo presentano a Bogliasco in maglia Sampdoria e interviene spiazzando la platea: «Non sono sposato né fidanzato, arrivo in città da single. Com’è Genova? Ci sono belle ragazze?». Nel frattempo, non è chiaro quel sia il suo status attuale. All’arrivo a Torino chiederà com’è la popolazione rosa sotto la Mole?


Ufficiale da Pescara -  In attesa della comunicazione del club granata e appunto delle viste mediche, il sito del Pescara ha informato della sua cessione con una nota sui vari movimenti di mercato. Alla voce Birkir Bjarnason, centrocampista, c’è la dizione: «Passaggio dal Pescara al Torino a titolo definitivo». La cifra dovrebbe essere di un milione e centomila (più bonus), con contratto al giocatore di tre anni a 450 mila a stagione. La cura Giampiero Ventura è tosta, ma il ventisettenne venuto dalla terra dei vulcani e dei geyser è un tipo tutto d’un pezzo, che ha una soglia altissima del dolore e una determinazione fuori dal comune. In campo, vuol dimostrare di essere da Toro. Nell’intimo, lo è già.

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