TORINO - Con il primo lifting la Juventus si è già ringiovanita di 40 anni in appena un mese. Ritocchi variegati, senza però snaturare del tutto la fisionomia di una squadra arrivata a un passo dal trionfo in Champions. Accanto allo zoccolo duro (Buffon, Chiellini, Barzagli, Bonucci, Marchisio) nuove forze fresche per allargare il clan dei giocatori nati negli anni novanta. Di fatto i campioni d’Italia hanno scelto la via opposta rispetto a quella intrapresa dall’Inter nell’estate post Triplete. Invece di ricoprire d’oro gli eroi delle grandi notti, in corso Galileo Ferraris stanno puntando sul rinnovamento per chiudere un ciclo di vittorie e inaugurarne immediatamente un altro altrettanto luccicante.
SALUTATI MOLTI OVER 30 - La rilucidata alla truppa dei quattro scudetti consecutivi è stata una scelta in parte progettata a tavolino in tempi non sospetti e in parte conseguenza degli illustri addii a catena di Carlos Tevez (31 anni, ritornato al Boca Juniors) e Andrea Pirlo (36, pronto per il New York City). Dal 38enne Marco Storari (diretto alla Fiorentina) al 30enne Alessandro Matri (rientrato al Milan dopo il prestito), passando per lo svincolato Simone Pepe (31): Marotta ha salutato tutti over 30. Ringraziati e immediatamente rimpiazzati con colleghi dalla carta d’identità più fresca e frizzante.
DYBALA GUIDA IL CAMBIO - Un dato? Mario Mandzukic, 29 anni, è l’acquisto più maturo di quelli finora messi a segno dai dirigenti bianconeri. Un anno in più rispetto a Sami Khedira, che almeno a livello numerico prende il posto di Pirlo. Sforbiciata importante anche alle spalle di Gigi Buffon, con l’ex viola Norberto Neto (25 anni) pronto a ereditare la maglia dell’esperto Storari. Sulla benzina verde si è puntato in tutti i reparti (in difesa è arrivato l’azzurrino Rugani) e in attacco un po’ di più. L’investimento più importante è stato effettuato per il gioiellino Paulo Dybala, 21 anni, acquistato dal Palermo per 32 milioni di euro più eventuali altri 8 di bonus.
Filippo Cornacchia
Guido Vaciago
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