Mancini: «Scudetto? Juve, c'è anche l'Inter»

Il tecnico: «Il nostro obiettivo deve essere sempre il massimo. Il gap con i bianconeri c’è ma senza Pirlo e Tevez qualcosa perdono». Thohir: «Alte aspettative»

APPIANO GENTILE - Il primo ad arrivare alla Pinetina è stato Gnoukouri, seguito da Santon. Primo giorno di scuola dal sapore speciale per l’Inter, per la presenza di Erick Thohir ma pure per la conferenza stampa di Roberto Mancini: erano anni che un allenatore non parlava nel giorno del raduno. Ulteriore, piccola, dimostrazione di come l’Inter sia sempre più manciocentrica. «Fino a oggi hanno lavorato bene la strada è quella giusta. Sono contento anche perché sono rimasti tanti giocatori dell’anno scorso che sono migliorati molto. Sta a noi lavorare e rendere duri questi due mesi. Lo scudetto? Siamo l’Inter e il nostro obiettivo deve essere sempre il massimo. Noi non siamo in testa perché c’è la Juve ma noi siamo qui a lavorare per ridurre il gap con loro ma non credo che questo divario con loro sia così enorme. Loro senza Pirlo e Tevez? Qualcosa perdono, ma hanno messo in rosa 5-6 giocatori giovani in rosa. Forse all’inizio qualcosa perderanno e speriamo perdano qualcosa di importante. Nei primi 6 mesi abbiamo acquisito un certo tipo di mentalità, ora dobbiamo continuare sulla strada tracciata». Intanto è già derby con Mihajlovic: «Sono felice che sia sulla panchina del Milan, hanno preso un grande allenatore e sono contento che Milano voglia tornare protagonista. Spero che faccia bene ma che arrivi dopo di noi».

«TRATTIAMO PERISIC» - Inevitabile parlare di Kovacic: «Mateo è un giocatore dell’Inter, arriverà qualche giorno dopo è un giocatore su cui facciamo affidamento». In uscita ci sono pure Shaqiri e Santon: «Se tante squadre ce li chiedono, vuol dire che non abbiamo sbagliato a prenderli. Poi siamo in tanti, c’è da compilare una lista da 25 giocatori e purtroppo a malincuore qualcosa bisogna fare». In entrata, il fiore all’occhiello è Kondogbia per cui Mancini ha parole entusiaste. «Kondogbia può diventare uno dei più forti centrocampisti al mondo, dopo i due-tre mostri sacri che ci sono ancora in giro c’è lui. Può diventare come Iniesta, Touré, un giocatore molto importante. Ranocchia non più capitano? Abbiamo preso giocatori importanti a livello internazionale ma è una decisione che prenderò più avanti anche perché se Ranocchia farà benissimo, magari le giocherà tutte». Postilla sui nomi caldi del mercato: «Jovetic è del City, Salah non si sa di chi sia e Perisic è del Wolfsburg. Per lui c’è una trattativa tra le due società». Chiusura con Touré: «Per me è un giocatore particolare, gli faccio il mio in bocca al lupo e mi sembra che sia intervenuto qualcuno molto in alto per convincerlo a rimanere».

PARLA THOHIR - A dare il benvenuto a tutti ha provveduto pure Erick Thohir in un breve intervento al termine della conferenza stampa: «È un inizio stagione eccitante, l'estate è calda e lo sarà anche la prossima stagione. Siamo tutti eccitati, abbiamo alte aspettative per gli obiettivi. Dobbiamo lavorare tutti insieme, con la società e con Mancini, è importante ora per i giocatori dare risultati, dimostrare, dare il 100% mentalmente, tatticamente per l'Inter. Crediamo di potercela fare quest'anno, è per questo che iniziamo a lavorare presto, poi saremo in Cina e giocheremo alcune amichevoli per preparare la stagione. Un altro regalo per Mancini? Non faccio mai nomi ma dipende dal mercato».

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