Il Principino che diventa Re: Marchisio, Juve per tutta la vita

Il centrocampista annuncia oggi insieme ad Agnelli il suo rinnovo
Il Principino che diventa Re: Marchisio, Juve per tutta la vita© www.imagephotoagency.it

TORINO - Andrea Agnelli incorona Claudio Marchisio. Il presidente bianconero, oggi alle 17, allo Juventus Stadium, parteciperà alla conferenza del giocatore che annuncerà il suo prolungamento di contratto sino al 2019 per un totale di 14 milioni, 3,5 netti a stagione più bonus. Il che sta a significare che concluderà la carriera dove l’ha cominciata: alla Juventus. Perchè il Principino, chiamato così per l’eleganza dei suoi movimenti, è cresciuto a pane e Juve. A sette anni, infatti, è entrato nella scuola calcio della società e non è più andato via. Anzi, no: nel 2007 è stato a Empoli per poi far subito ritorno a casa. Per lui un traguardo unico perchè con il nuovo contratto diventa la bandiera della Juve. Dal 1993 ad oggi. Considerando la scuola calcio (allora Nagc), il settore giovanile e la prima squadra arriverà a 26 anni di Juve contro i 19 di quello che veniva considerato l’emblema: Alessandro Del Piero, infatti, è stato a Torino dal 1993 al 2012, 19 anni di professionismo contro i 13 di Marchisio senza settore giovanile. Ma il vivaio va contato e Marchisio può essere considerato la Juventus. Più di tutti. Più di Alex. E anno dopo anno è diventato uno dei più forti centrocampisti italiani ed europei. Ha tutto, proprio tutto, non gli manca niente. Forza fisica, inserimento, tiro da fuori, tocco, grande intelligenza dentro e fuori dal campo. Tecnicamente, poi, con il pallone fa quello che vuole. Anche grande visione di gioco.

DENTRO IL PROGETTO - Andrea Agnelli, dunque, applauderà di persona Claudio Marchisio davanti a tutti. Come ha fatto per pochi: Buffon e Chiellini, ricordiamo. Gente da Juve. E oggi farà altrettanto con il Principino. Che è un pallino di Massimiliano Allegri. Il Max bianconero lo voleva ai tempi del Milan e adesso che se lo può godere punta tutto su di lui. Lo ha fatto nell’ultima stagione e lo farà ancora di più in quella che partirà tra qualche giorno. Perchè sta al centro del progetto. Adesso più che mai. Senza l’americano Andrea Pirlo dovrà essere lui quello che si posizionerà davanti alla difesa per costruire il gioco. Lo ha fatto in altre occasioni e i risultati sono stati ottimi. A dire il vero in bianconero ha ricoperto tutti i ruoli. Con Antonio Conte ha anche fatto la seconda punta e il trequartista. Insomma, un giocatore completo.

E ORA LA CHAMPIONS - In bianconero ha vinto (quasi) tutto e con la Nazionale è stato vicecampione d’Europa da protagonista con Cesare Prandelli. Adesso punta alla Champiomns League. Quest’anno l’ha sfiorata perdendo la finale di Berlino contro il Barcellona. Ma ci riproverà. Con ancora più determinazione di prima perchè lui è fatto così, ha la testa dura e non molla mai. Eppoi la prossima finale si disputerà a Milano, a pochi chilometri da Torino, praticamente a casa. Senza tralasciare lo scudetto che potrebbe essere il quinto consecutivo, record dei record. Un traguardo che tutto l’ambiente bianconero vuole. Non sarà facile perchè la concorrenza si sta attrezzando, soprattutto Milan e Inter grandi protagoniste del mercato, ma anche la Juve sta facendo le cose per bene: ha perso Pirlo e Tevez ma ha preso Khedira, Dybala, Mandzukic e Zaza.

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