Toro, Belotti e Guidetti sono occasioni da gol

Il primo potrà arrivare solo se venisse ceduto un big. Lo svedese non ha detto sì al Siviglia e sogna l’Italia

TORINO - Il Torino che fra 48 ore si ritroverà in un albergo cittadino per iniziare a preparare la stagione non contempla ancora tutte le facce che saranno a disposizione di Ventura nel corso del campionato. Per via di chi godrà di giorni supplementari di vacanza per gli impegni con le Nazionali ma non solo. In realtà c’è chi non fa ancora parte del gruppo per il “semplice” motivo che non è stato ancora tesserato anche se le trattative sono serrate, uno su tutti il centrocampista del Pescara Birkir Bjarnason per cui sono sorti problemi con gli agenti a proposito dell’ingaggio dopo che con gli abruzzesi si era trovato l’accordo per 1.1 milione di euro.

VOLTI DA DEFINIRE - In realtà tra i volti che potrebbero presentarsi magari con un po’ di ritardo c’è quello dell’attaccante che il Torino vorrebbe offrire all’allenatore per potenziare il reparto offensivo che al momento propone Quagliarella, Maxi Lopez, Martinez e Amauri. L’idea è quella di dotare l’armeria granata di un bomber giovane, su cui puntare in prospettiva ma in grado di inserirsi da subito con il giusto peso. Tra le qualità che non gli devono mancare c’è la grande corsa e quindi lo spirito di sacrificio che agli attaccanti di Ventura non deve mai venire meno visto che devono correre come matti per pressare sui difensori avversari quando iniziano l’azione. Partendo da queste premesse il Torino prima ha puntato il cesenate Gregoire Defrel, quindi ha prima ripensato a un vecchio pallino, John Guidetti, proprietà Manchester City e prestito al Celtic nell’ultima stagione per virare su Andrea Belotti del Palermo dopo aver anche pensato ad Abel Hernandez, ex Palermo e ora Hull City. In realtà il mercato, con le sue dinamiche e accelerazioni a volte imprevedibili, nel mese di giugno ha prima avvicinato e poi allontanato il Toro a questi giocatori con un’altalena di situazioni destinata a proseguire. E in un paio di casi, Defrel e Belotti su tutti, almeno sino a quando il presidente Cairo non avrà piazzato uno dei big per fare cassa e quindi reinvestire i soldi proprio per reperire una punta in più oltre, probabilmente, a un regista.

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