Irrompe Benatia: «La Juve? Che onore...»

Il difensore, obiettivo di Marotta: «Se non avrò spazio, valuterò le offerte Chiunque sarebbe felice di trasferirsi in bianconero o nel Real Madrid»
Irrompe Benatia: «La Juve? Che onore...»© ANSA

TORINO - Qualcosa si muove. Le parole di Benatia, rilasciate al portale web marocchino AlmarssadPro, rappresentano un buon assist per Marotta, a cui non dispiacerebbe portare a Torino il difensore del Bayern. E’ storia nota: l’ex difensore della Roma, trasferitosi in Germania nella scorsa stagione, è l’obiettivo principale della Juventus per rafforzare la difesa. Benatia è tallonato da un marcantonio pure lui di primo valore: Abdennour, colonna del Monaco, che a sua volta non ha abbandonato l’idea di mettere le mani su Llorente (ma l’attaccante sta facendo delle resistenze). Nell’elenco dei difensori seguiti da Marotta e Paratici compare anche l’ex viola Nastasic, che ha chiesto allo Schalke 04 di essere ceduto. Ma è Benatia che fa rumore, oggi come oggi: con le sue parole in equilibrio tra il politamente corretto (per il Bayern) e un insieme di messaggi che suonano comunque come un avvertimento per la società tedesca.

CONTRATTO FINO AL 2019 - Su tutto, si staglia quell’apertura mediatica per la Juventus (e anche per il Real Madrid, altra squadra che in queste settimane si è mossa per lui), che non può non destare l’attenzione dei vertici bianconeri: «L'interesse di Real Madrid e Juventus lusingherebbe qualsiasi giocatore, perché sono due grandissimi club, quindi anche al sottoscritto non può che far piacere. Ma io sono già in un grande club al quale sono legato da un contratto di altr4 anni». Anche quest'anno il Bayern comincerà la sua stagione con l'obiettivo di vincere in patria e in Europa. Ma negli schemi tattici di Pep Guardiola potrebbe non esserci tutto quello spazio richiesto dall'ex romanista, visto che l'idea del tecnico di Santpedor è quella di poter finalmente presentare una squadra con una difesa a tre, i cui titolari sarebbero Boateng, Martinez e uno tra Badstuber, Bernat e Dante.

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