Mihajlovic, il primo rospo: Berlusconi rinnova Mexes

Il presidente telefona al tecnico e lo convince a tenere il francese
Mihajlovic, il primo rospo: Berlusconi rinnova Mexes© www.imagephotoagency.it

MILANO - Il vecchio e il bambino. Ideale canzone di sottofondo per la possibile nuova coppia centrale della difesa del Milan. Il vecchio, non ce ne voglia, è Philippe Mexes, classe 1982, mentre il bambino è Alessio Romagnoli, 20 anni ('95), primo obiettivo del mercato rossonero per rinforzare la retroguardia. Ma perché Romagnoli insieme a Mexes?

NOVITA' DEL MERCOLEDI' - Semplice, perché ieri il Milan, sorpresa generale, ha rinnovato per una stagione il contratto scaduto nove giorni fa a Mexes. Poco dopo l'ora di pranzo, infatti, il club rossonero ne ha annunciato il prolungamento fino al 30 giugno 2016 e la presenza a Milanello dopodomani. Una mossa inaspettata se si pensa a quanto accaduto nei giorni scorsi: prima le frasi d'apertura al rinnovo di Silvio Berlusconi il giorno del raduno della squadra, poi però il silenzio e i rumors negativi di inizio settimana con il prolungamento tutt'altro che scontato.

PRIMO... COMANDAMENTO - Proprio la volontà di Berlusconi ha pesato molto sulla vicenda. Mexes, al di là di qualche "scenata" censurabile, è un giocatore stimato dal presidente che ne ha sempre lodato la determinazione e l'attaccamento alla maglia, considerando che già nei mesi scorsi il francese aveva aperto al rinnovo, dicendosi disponibile a ridursi il ricco ingaggio da 4 milioni (la firma pare infatti sia stata posta su un contratto da 1,5 milioni). A frenare il rinnovo nell'ultima settimana, però, pare essere stata la volontà di Mihajlovic di svecchiare il reparto difensivo, volendo puntare su elementi più giovani. Così Galliani - ieri a Milanello - ha congelato la trattativa, fino a quando non è sceso in campo proprio Berlusconi. Il patron ha parlato con Mihajlovic, spiegandogli i motivi che dal suo punto di vista avrebbero portato benefici al suo ritorno in rosa e poi è arrivato il contatto telefonico fra il tecnico e il difensore a spazzare via gli ultimi dubbi. Di certo, in meno di una settimana di lavoro, Mihajlovic ha già imparato a conoscere il decisionismo di Berlusconi.

Federico Masini

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